Un super-ricco cinese compra il castello di Gavirate

GAVIRATE Ai varesini poteva interessare come investimento, ma solo frazionandolo in porzioncine abitative per rivenderlo o affittarlo. E perché no, magari sfruttando anche quei succulenti 12.500 metri quadri di parco che, edificabili come sono, farebbero gola a macro e micro costruttori che brulicano sulla “sponda grassa” del lago di Varese. E invece no.

Il castello Baumann di Gavirate, splendido esemplare dell’architettura che fu, se l’è comprato un cinese per farci la sede di rappresentanza della sua holding. Se poi avanzasse un po’ di spazio, il nuovo acquirente si terrà qualche pezzetto dei 2.800 metri quadri di immobile per sé dove potrà venire in vacanza d’estate. D’altra parte la popolazione autoctona di questi tempi di soldi in tasca ne ha pochi, e per chi viene da fuori armato di capitali da spendere non ci vuole molto a sbaragliare la concorrenza di casa. Di buono c’è che cinese, russo o varesino che sia, il nuovo arrivato eviterà alla bella residenza storica di cadere in rovina.

Negli ultimi anni in effetti la vecchia villa gaviratese non stava vivendo i suoi momenti migliori. Disabitata da diversi anni, era stata più volte messa in vendita senza mai trovare un acquirente che se ne prendesse cura. Dalla Statale che scende da Comerio, proprio di fronte alla chiesetta della Trinità appena varcato il confine di Gavirate, si riesce a vedere solo una parte della torretta in mattoncini rossi. Niente che renda l’idea di quello che si spalanca alla vista varcando il cancello,

che invece si trova scritto con precisione nella scheda di Dimora Immobiliare Sas, la società di Gerenzano che l’ha presa in mano più o meno un anno fa e che l’ha venduta. 2.800 mq abitativi (con tanto di torretta) distribuiti su quattro piani, collegati sia con ascensore, sia con scalinate d’epoca in legno di noce e pietra. Partendo dal seminterrato a salire, si trovano appartamento per i custodi, locali di servizio alle piscine, locali tecnologici, cantine, salone di ingresso, cucina e sala da pranzo, due saloni con camino, galleria con vetrata, tredici camere, uno studio, sala dell’orologio, otto bagni in totale variamente distribuiti. Il tutto corredato dal maxi parco esterno con piscina, campo da tennis e campo da bocce.

Oggi la villa è stata quasi completamente restaurata, e a quel che manca penserà il nuovo proprietario. Se l’è comprata per una cifra tra i 7 e gli 8 milioni di euro. Fa impressione, considerando che una quindicina di anni fa, ancora tutta da sistemare, veniva “svenduta” per qualcosa come 3 miliardi di lire. Ma poco importa alla nuova ondata di stranieri a caccia di mega ville sui laghi del Varesotto. «Si sono fatti avanti in tanti – dice Bruna Valentini, la responsabile dell’immobiliare – ma difficilmente si vendono immobili di questo genere agli italiani. Di soldi non ne hanno». A dire il vero è un caso anche che villa Baumann sia andata ad un cinese: «Capitano, ma la maggioranza degli interessati adesso sono i russi».

Francesca Manfredi

e.marletta

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