Cardano al Campo terra di camorra Arrestati gli uomini del clan Gionta

CARDANO AL CAMPO Camorra, droga, armi ed estorsioni: Cardano crocevia degli affari della famiglia Gionta. È quanto emerge dell’indagine chiusa dal sostituto procuratore della Dda di Milano Giuseppe D’Amico, con i 17 fermi eseguiti in tutta Italia dagli uomini della squadra mobile di Como.

Tre gli arresti in provincia di Varese; in manette Pasquale Leveque, per tutti Lino, 33 anni residente a Gallarate, braccio destro di Valentino Gionta, boss di Torre Annunziata che a Cardano ci andava spessissimo ospite di alcuni parenti per guardare da vicino gli affari di famiglia. Con Laveque sono stati fermati Michele Ranieri e il figlio Antonio, detto Antonello, che gestivano i contatti con i “cavallini” di zona, ovvero i pusher di media taglia che piazzavano sul mercato cocaina (con carico di 8 chilogrammi di neve alla volta) o hashish (sino a 20 chilogrammi gestiti per carico).

I Ranieri e Laveque, tra l’altro, in zona si occupavano anche del recupero crediti con metodi estorsivi: i taglieggiati sarebbero pusher morosi nel pagamento della merce. Droga che arrivava dal Sud America attraverso Spagna e Olanda trasportata su gomma o, questo è un sospetto concreto, attraverso Malpensa. Il trio gestiva anche armi.

Il servizio completo sul giornale di giovedì 8 marzo.

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