La suora di Galliate confessa «Ho scelto la statua che piange»

VARESE Quella di suor Eugenia Giussani è una storia di fede e miracoli. Suor Eugenia ha 45 anni ed è originaria di Galliate Lombardo. All’età di 28 anni ha deciso di prendere i voti e ora fa parte della “Famiglia di Maria” di Roma.
Suor Eugenia, prima di decidere di dedicare il suo cuore esclusivamente a Gesù e alla Madonna, era una ragazza piena di spirito: andava in discoteca, partecipava a corse di rally,

aveva un fidanzato. Il suo sogno nel cassetto, a 17 anni, era di sposarsi e metter su famiglia.
La fede, però, nel 1984 l’ha portata a compiere il suo primo pellegrinaggio a Madjugorje insieme a padre Pablo Martin, suo caro amico. «In quel primo pellegrinaggio – racconta – ho preso la mano della Madonna e ho cercato di non lasciarla più». Ma nel cuore di suor Eugenia, dopo il primo viaggio a Medjugorje, non era ancora chiaro quale strada volesse per lei il Signore.
In un successivo pellegrinaggio a Medjugorje, sempre accompagnata da padre Paplo, la suora ha acquistato una statuetta della Vergine. Dopo averla avvolta in una coperta e caricata sul camper, i due hanno fatto ritorno a Civitavecchia dove il padre ha deciso di donare la statuetta alla famiglia Gregori.
Il 2 febbraio 1995, in occasione della festa delle anime consacrate, la statuetta ha iniziato a lacrimare sangue diventando la famosa statuetta di Pantano. Suor Eugenia si è precipitata a Civitavecchia vivendo con molto trasporto spirituale il miracolo della statuetta che lei stessa aveva scelto. «Durante quel periodo – continua – ho chiesto al Signore di farmi sentire il suo amore. Lui mi ha ascoltata e mi ha concesso la grazia: non ho mai sentito un amore così grande nel mio cuore, mi sentivo al culmine della pienezza interiore». Era prossima al matrimonio. «Era già quasi tutto pronto, mancava un mese. Avevo già le bomboniere, parte della lista di nozze in casa, la villa con piscina dove sarei dovuta andare a vivere con il mio futuro sposo».
Dopo il sentimento provato a Civitavecchia, Eugenia ha capito che quella non era la sua strada. «Ho capito che la Madonna, alla quale avevo preso la mano anni prima a Medjugorje, attraverso la preghiera del rosario mi aveva condotto sulla via di Gesù: ho compreso che mai nessun uomo avrebbe potuto saziare questa mia sete di amore».
Così, nel 1996, all’età di 28 anni, Suor Eugenia ha preso i voti. Dopo aver deciso di seguire la strada della fede, dice di aver provato un senso di libertà. «Ho sentito un senso di grande libertà da parte di Dio: il Suo amore per me non sarebbe mai cambiato».

s.bartolini

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