Rombano le Vespa. E il terremoto fa meno paura

Il Terre-moto tour ha portato a destinazione in Umbria i soldi raccolti a Oggiona con Santo Stefano

Quattro amici in sella a una Vespa e con un cuore grande. È partito da qualche giorno il Terre-moto tour oggionese, nato per portare aiuto ai paesi colpiti dal sisma dello scorso anno e terminato proprio la vigilia della giornata mondiale umanitaria. Un progetto ambizioso, una scommessa fra ragazzi per provare a risollevare le sorti di queste terre in difficoltà. , , e – sostenuti dagli amici rimasti a casa: , e – sono gli intrepidi protagonisti di questa avventura ideata in un paio di mesi.

Fabio e Andrea sono appassionati della celeberrima due ruote della Piaggio. Da loro è nata l’idea di visitare con i loro mezzi le zone terremotate. E perché dunque non portare qualche aiuto concreto? Sostenuti da Rinascita Cuore Giovane – una cassa di Legambiente che vuole intervenire per far ripartire l’economia finanziando con le donazioni le aziende a conduzione giovanile in crisi a causa del terremoto – hanno dapprima organizzato una grande festa a Oggiona per raccogliere fondi nel mese di maggio. Poi hanno preso contatto con vari sponsor e aziende locali. Infine il 13 agosto alle 7 del mattino sono partiti dal Rifugio Carabelli di Oggiona Santo Stefano per raggiungere Norcia, uno degli epicentri del terremoto, colpita proprio al cuore lo scorso 24 agosto 2016.

Seicento chilometri in sella alle loro Vespe da 150 e 125 cc (con tappe a Sassuolo, Pavia, Cremona, Casalmaggiore, Reggio Emilia, Maranello, Borgo Panigale, Pian di Voglio, Pistoia, Firenze, Arezzo, il lago Trasimeno in Umbria e Passignano) per portare simbolicamente l’assegno con la donazione del popolo varesino di cinquemila euro a due aziende umbro/marchigiane: la Agrinido di San Ginesio (Macerata), società agricola multifunzionale che ospita 14 bambini tra 1 e 4 anni e la cui struttura per il 70 per cento è stata resa inagibile dal sisma, e una ditta che produce il noto prosciutto di Norcia per sistemare il corso d’acqua vicino intasato dai detriti.

“Se la terra trema, il motore di una Vespa trema ancora di più”: questo il motto che li ha sostenuti durante il viaggio compiuto per raggiungere la loro meta il 15 agosto attraverso strade anche impervie di grande bellezza. Lì, accolti da una delegazione, hanno consegnato il loro assegno simbolico (il bonifico era già stato effettuato) e poi i quattro giovani sono ripartiti con destinazione Varese, dove sono giunti nella serata di venerdì.

«Siamo contenti di aver compiuto questa azione – spiega samperi – e abbiamo già in progetto altre feste e iniziative benefice per sostenere le aziende di Norcia. Non ci fermeremo qui».

Un grazie dunque va sicuramente speso a tutti loro per il loro gesto e la loro intraprendenza nel portarlo a termine. Ma anche al cuore grande degli abitanti della provincia di Varese, sempre sensibili a questo tipo di iniziative di solidarietà.