Impegno e passione che non hanno età: «Averne di questi preziosi volontari»

Sole D’oro 2016

Il Cesvov celebra la XVII edizione del “Sole d’Oro”. Di che si tratta? Operando giorno dopo giorno a fianco del volontariato si pensò di dargli voce e riconoscerne pubblicamente i meriti. Cosa non facile, visto che i volontari, quelli veri, amano operare con discrezione, sfuggono i riflettori e non sono certo alla ricerca di premi. Eppure è proprio il loro agire che segnala problemi su cui intervenire, bisogni che non trovano adeguata risposta, necessità trascurate. Spesso,

senza nemmeno parlare ma per il fatto stesso di operare, diventano la voce di chi non ha voce. Ci voleva un evento che una volta all’anno li facesse uscire da questa atmosfera di silenzio e li portasse alla ribalta in modo che nessuno potesse fare finta di niente. Ecco l’idea di un riconoscimento, conferito dai propri sindaci durante una cerimonia ufficiale alla presenza delle massime autorità. L’iter del premio è molto semplice. Mesi prima si richiede alle associazioni, ai comuni, a chiunque in qualche modo interessato, di segnalarci i nominativi di volontari che si siano particolarmente distinti e si ritengano meritevoli. In tal modo, moltissimi nominativi pervengono al Cesvov, tra i quali tassativamente ne sono scelti 10, da una commissione sulla base di semplici criteri: Non deve essere premiato più di un volontario per associazione;Si deve tener conto delle associazioni i cui volontari sono stati già un premiati;
Valorizzazione di tutti i settori di intervento e delle diverse aree geografiche;
Valutazione dell’anzianità di servizio;Opportuna ed equa ripartizione tra i sessi.
Col tempo ci accorgemmo però che così il premio tendeva ad essere riconosciuto alla “carriera”: un anno premiammo addirittura una vispa centenaria! Volendo rimarcare il fatto che il volontariato non ha età, a fianco del riconoscimento tradizionale ne attivammo un altro, giunto alla X edizione, denominato “Giovani nel Volontariato” riservato ai ragazzi dai 14 ai 25 anni. Così vengono individuate esperienze singole o, in questo caso, anche di gruppo che vedano protagonisti dei giovani in una sorta di staffetta ideale tra chi svolge questa attività da anni e chi necessariamente da molto meno tempo. Noi concediamo questi premi, ma in realtà ci piace dire che è chi ne è insignito, il premio che la comunità ha saputo conferire ad un determinato territorio, come dire «averne di questi volontari…».