Il rincaro al posto dell’incentivo. «E sono le aziende a pagare»

Pedemontana. L’appello di Confartigianato: «Chiediamo il sostegno della Regione per trovare soluzioni»

Sulla Pedemontana non solo non è arrivato l’incentivo: ma il nuovo anno si è presentato con il rincaro del pedaggio. Era tornata solo pochi giorni fa a ripetere il suo appello Confartigianato Imprese Varese: «Serve una effettiva riduzione dei pedaggi per incentivare l’utilizzo dell’autostrada da parte delle imprese».

E invece oggi nell’elenco dei rincari nel passaggio da un anno all’altro ci troviamo anche quello dello 0,90% sui pedaggi di Autostrada Pedemontana Lombarda. «Percentuale in apparenza irrisoria che, tuttavia, spalmata negli anni diventa un impegno di spesa non previsto a carico di chi, ogni mese, è costretto a far tornare conti e costi». Sottolinea Confartigianato Varese, «il tutto mentre la nostra associazione da una parte, e i sindaci del territorio dall’altra, da mesi chiedono rispettivamente incentivi per l’utilizzo delle tratte varesine a beneficio delle imprese e l’azzeramento del pedaggio lungo la tangenziale di Varese (A60) almeno fino al completamento delle previste opere di compensazione».

Malcontento dunque per chi avrebbe davvero estremo bisogno di un’arteria autostradale così importante per far girare il più possibile mezzi e merci: «Ribadiamo la necessità di favorire la competitività delle imprese sfruttando un’opera che, come ripetiamo da ottobre, è stata pagata anche con i soldi dei cittadini e delle aziende di Varese» interviene , presidente di Confartigianato Imprese Varese. «Tra l’altro, nei giorni prima del Natale, il presidente Di Pietro ha fatto sapere, attraverso gli organi di stampa, di non poter fare previsioni in merito alla conclusione dell’opera», ipotizzando inoltre «la possibilità di rendere gratuita la tangenziale di Como». «Speriamo che la tangenziale di Varese sia stata solo dimenticata, così come speriamo che l’arrivo dell’autostrada a Bergamo non si trasformi in una telenovela di cui è difficile immaginare la conclusione: sarebbe uno schiaffo ai fondi investiti sinora e un pessimo segnale per il tessuto imprenditoriale».

E mentre le imprese restano a bocca asciutta, rimane la magra consolazione per i pendolari, per i quali resta confermata fino al 31 marzo, la riduzione del 50%, ma per la quale resta da capire cosa succederà dopo il 31 marzo, ovvero alla scadenza della proroga: «Nelle scorse settimane l’assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia, , in risposta alla nostra richiesta di incontro e confronto in merito all’introduzione di incentivi a beneficio delle imprese, non aveva escluso ulteriori ribassi. Speriamo non si riferisse a quelli già in vigore e prorogati» incalza il presidente Galli, il quale chiede «che la società chiarisca i nostri dubbi e si possa proseguire lungo la strada del confronto propositivo, esteso a tutte le istituzioni del territorio».

«E chiediamo anche che i nostri rappresentati in Regione, siano essi di maggioranza che di opposizione, ci sostengano nell’ipotizzare soluzioni concrete e compatibili con le norme in vigore per incentivare l’uso di Pedemontana. Questa autostrada è un bene di tutti e sulla quale non possiamo aspettare che siano altri a risolvere problemi dei quali, a tutti gli effetti, paghiamo noi il conto».