05 Apr 2017
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In versione only nude e ad esclusivo appannaggio delle ballerine, le calze a rete divennero accessorio fondamentale di una mise bon ton quotidiana e si colorarono di nero solo intorno alla metà degli anni ’50. Jane Russell, Marilyn Monroe, Sofia Loren e numerose star del cinema e dello spettacolo non lesinarono di certo sul fasciare le belle gambe con i collant dalle trame romboidali. Negli anni ’80, però, vennero percepite come accessorio trasgressivo, a causa degli accostamenti di elementi audaci e agli atteggiamenti provocatori di alcune cantanti, prima su tutte, Madonna. Oggi, le calze a rete sono tornate prepotentemente sulla scena e si collocano nella top ten dei must have per un’efficace seduzione.
Per gli inguaribili animi rocker, i collant ad ampio rombo si intravedono dagli strappi dei ripped jeans. Effetto “urlato” assicurato e, non c’è dubbio, a 20 anni meglio che a 35! Per dover di cronaca, trovo che le teenager di oggi, sempre più impavide e scanzonate, abbiano fatto centro inserendo la calza a rete media in outfit composti da felpe oversize, shorts e sneakers avvitate alla caviglia. Chiara Ferragni che, piaccia o non piaccia, non ne sbaglia una in fatto di look, ha pensato bene di farsi immortalare con il fantomatico collant a rete stretta, fasciata in una minigonna rossa e un maglioncino nero con labbra dettaglio luminosissime.
Ma se il “vostro” tempo delle mele è già passato da un pezzo e ai blog di moda preferite uffici, scuole e banche, sì alle calze a rete a rombi mini, purché l’outfit sia intelligentemente castigato. Non dimenticate camicie abbottonatissime sopra gonne scampanate, maglioncini in taglia con motivi bon ton su gonne longuette e, in ultimo, giacche corte e di medio peso sopra ampi pantaloni culotte.
Le calzature ideali?
Per le più slanciate, si chiamano ankle boot con tacco rigorosamente medio. Per le acerrime nemiche delle altezze, le brogue garantiranno lunghe scorrazzate per le città.
*Consulente d’Immagine & Bridal Stylist
