Il nostro Papa. Un milione di fedeli e migliaia di varesini

La Corale San Vittore è stata posizionata a sorpresa di fianco al Santo Padre. «Un grande onore». Tantissimi dalla nostra provincia: giovani degli oratori ed autorità, come Raffaele Cattaneo e Samuele Astuti

Un popolo numeroso e in festa: ecco chi ha trovato Bergoglio al Parco di Monza e a San Siro.

I pellegrini – anche dal varesotto da Samarate a Gallarate, da Somma Lombardo a Solbiate Arno non sono – arrivati sin dalla prime ore del mattino e, complice la giornata di sole inaspettata, bambini, anziani famiglie e moltissimi malati si sono riversati nei 400mila mq

attorno al palco, dove Papa Francesco ha celebrato ieri la Messa davanti a un milione di fedeli, mentre centinaia di migliaia di persone lo avevano accompagnato per tutto il tragitto dal Duomo di Milano al luogo della Celebrazione eucaristica e poi ancora verso lo stadio Meazza. «È sempre un’emozione unica l’incontro con il Santo Padre – spiega Luca Arcolini, con moglie e due bimbi piccoli – dopo aver vissuto le Giornate Mondiali della Gioventù come volontario e come pellegrino, andarci con la mia famiglia è stata un’esperienza unica che rinsalda i legami e riscalda il cuore. Porto a casa la frase detta da Papa Francesco che “l’impossibile è possibile al Signore”, dovremmo affidarci di più a Lui».

Non si sono lasciate spaventare nemmeno le neomamme come Claudia che ha portato con sé la piccola Lucia di 9 mesi o Paola che a luglio avrà il secondo figlio e ha camminato col pancione insieme agli altri perché, dice: «siamo venuti qui per stare vicino al Papa, per affidare a lui e a Cristo i nostri figli, per far loro vivere un’esperienza grande come questa di gioia e comunione, per avvicinarli allo sguardo del papa sul mondo».

A vegliare sui fedeli i volontari che hanno presieduti i diversi settori e ai professionisti del soccorso come Daniele, Francesca, Marco del Sos Malnate. «Ci siamo coordinati con le altre associazioni grazie ad Areu. È stata una bella esperienza dal punto di vista del soccorso e umana. Vedere il papa passarci davanti e tutte queste persone in attesa ci ha fatto respirare uno spirito di comunione e di unità». La carica dei varesini dal Papa non si è fermata qui, ognuno con il suo ruolo ha partecipato al raduno oceanico: fedeli, volontari, accompagnatori, catechiste, cresimandi, genitori, giornalisti, fotografi, coristi.

Persino sul palco e nel libretto della messa.

«La Corale San Vittore – racconta il direttore, Giacomo Mezzalira – era destinata a stare in mezzo agli 8000 dei Cori Parrocchiali, ma poi don Burgio ci ha spostato di fianco al Papa». Un onore, come l’esecuzione di un canto composto proprio del maestro Mezzalira ed eseguito durante la comunione. «È stata un’emozione unica – spiega Mario Carabelli, Ministro straordinario dell’Eucaristia -. Vivere la visita del Santo Padre in preghiera ed in più portando il Corpo di Cristo ai fedeli presenti è una realtà indimenticabile».

Tante le autorità e gli amministratori presenti al parco da Raffaele Cattaneo, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia che ha sottolineato: «il richiamo di Papa Francesco tocca la nostra identità: sono parole di apertura e di accoglienza che nello stile che contraddistingue il carattere ambrosiano richiamano ad una Milano e una Lombardia capace di far fronte alle nuove emergenze, accogliente verso il prossimo e laboriosa. Le sue parole sono un messaggio di speranza; un vero incoraggiamento a lavorare insieme, senza divisioni, per i nostri giovani, per i più deboli, per le famiglie in difficoltà. L’invito di Papa Francesco ci esorta ad impegnarci con coraggio e a non farci rubare la speranza».

Non nasconde «la grande emozione del momento» il sindaco di Malnate, Samuele Astuti «Erano palpabili una grande spiritualità e gioia nell’incontrare Papa Francesco per tutti i fedeli. Il suo è, però, un messaggio universale di pietà e misericordia che parla a tutti. La presenza del Santo Padre nella nostra diocesi rappresenta un dono per tutti noi e per le nostre comunità». Anche il Comune di Cantello era rappresentato da Chiara Catella in fascia tricolore, grazie ad ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, «che ha dato quest’opportunità alle Amministrazioni locali». Un ruolo che l’ha resa «emozionata per aver partecipato ad un momento storico, che accomuna il percorso umano e di fede di moltissime persone. Sono anche orgogliosa perché non ho portato solo la mia storia, i miei affetti ed i miei pensieri, ma ho rappresentato un paese intero cui sono molto affezionata».

A San Siro, tra gli 80mila, che hanno gremito lo stadio c’era Davide Forte che accompagnava i ragazzi dell’oratorio di Somma Lombardo che hanno partecipato tra i mille figurante: «Il Papa parla ai ragazzi con una spontaneità che tocca il cuore. Non si smetterebbe mai di stare ad ascoltarlo. Quello di ieri è stato un momento straordinario di catechesi e una lezione di umanità per tutti, ragazzi e adulti». «Ho letto negli occhi di mio figlio – chiosa mamma Marta Galandi – l’entusiasmo che mi ha portata a maturare e crescere nella fede. Spero possa godere di quello che mi sono portata a casa io delle parole di papa Francesco: ovvero una famiglia che faccia da guida, degli amici con cui condividere la vita confrontandosi ogni giorno e una comunità che la sostenga nella crescita».