«Noi Città Europea degli Alberi nel 2019. Abbiamo un patrimonio davvero unico»

Zanzi non mette freno all’ambizione: «Candidiamoci». E annuncia: «Voglio portare qui la facoltà di Architettura del Paesaggio»

Varese si candiderà a Città Europea degli Alberi per il 2019: parola di , il vicesindaco discepolo di e presidente della sezione italiana dell’International Society of Arboriculture, nonché relatore in seminari e convegni internazionali e insignito di numerosi premi – uno fra tutti, l’Award of Merit da parte dell’Arbor Day Foundation per il contributo dato al progredire dell’arboricoltura in Europa ed in Italia.

«È incredibile come nella Città Giardino per definizione la Festa degli Alberi, benché tornata in auge a livello nazionale nel 2013, non si sia celebrata sino all’anno scorso: la nuova amministrazione ha voluto dare un segnale di svolta anche in questo. A Bruxelles ogni anno viene eletta simbolicamente una città in Europa dove l’attenzione per l’elemento arboreo è particolarmente sentita: è mia intenzione proporre la candidatura di Varese per il 2019 perché la nostra città, oltre ad avere un incredibile patrimonio verde,

è considerata a livello nazionale la capitale dell’arboricoltura. Basti pensare che proprio a Varese si costituirono il primo Consorzio florovivaistico, la prima Società Orticola, nel 1910 la prima rivista internazionale di floricoltura e giardinaggio, nel 1912 vi prendevano avvio le prime esposizioni floreali internazionali. Senza contare il primo concorso di carri fioriti e la prima società di amanti degli alberi, che risale al 1899; e persino i primi convegni di tree climbing, ossia delle potature degli alberi in alto fusto in arrampicata per mezzo di imbragature negli anni Ottanta: la nostra città è pioniera anche in questa disciplina».

Zanzi difende strenuamente l’oro verde varesino e la vocazione verde di Varese, con la sua esperienza quarantennale di agronomo autore di numerose pubblicazioni scientifiche: appassionato promotore del festival del Paesaggio “Nature Urbane”, per suo merito lo scorso ottobre è stato rilanciato, dopo più di vent’anni di oblio, il premio Ecologia Città di Varese; un premio voluto nel 1973 da Salvatore Furia e per questo stesso motivo intitolato oggi alla memoria del poeta delle stelle, nonché ideatore del Parco Regionale del Campo dei Fiori.

Merito del vicesindaco è anche l’aver fatto cadere la scelta del vincitore dell’edizione 2017 sul fondatore della Neurobiologia Vegetale, : a lui si deve la recentissima scoperta dell’intelligenza arborea. E non è tutto: perché l’ambizione di Daniele Zanzi per la Città Giardino si spingerà ancora oltre. «Conto di realizzare presto – conclude – un sogno che coltivo da tempo: portare a Varese la Facoltà di Architettura del Paesaggio».