Ottobre di Sangue e polemiche. L’Anpi si divide su Galimberti

La presidenza provinciale dell’Associazione partigiani attacca il sindaco di Varese. Quella cittadina lo difende

Un momento che dovrebbe unire tutti nella memoria crea invece divisioni. Stiamo parlando dell’Ottobre di Sangue varesino. E della polemica lanciata ieri dall’Anpi provinciale di Varese contro il sindaco Davide Galimberti.

In un comunicato, la presidente provinciale di Anpi Ester De Tomasi, ha attaccato il primo cittadino del Pd, perché secondo la presidenza provinciale di Anpi «il sindaco di Varese, con atto unilaterale e senza alcuna motivazione ufficiale, ha deciso di stravolgere e ridimensionare il programma dell‘Ottobre di sangue varesino,già concordato precedentemente, fino al punto di cancellare il nome dell’oratore rappresentante dell’Anpi».

Che si conclude dicendo «Perciò ANPI non parteciperà all’evento così come promosso dal sindaco».

Tuttavia l’Anpi cittadino non è d’accordo e si schiera con Galimberti.

«Leggo con stupore il comunicato della presidente provinciale di Anpi contro il sindaco di Varese, un comunicato che falsa quanto realmente accaduto – scrive il vicepresidente dell’Anpi cittadino di Varese Angelo Zappoli – non essendo vero che il sindaco Galimberti abbia stravolto quanto concordato, ma anzi è la signora De Tomasi che ha rifiutato alcun confronto, non partecipando ad un incontro indetto dal Sindaco per organizzare la celebrazione e pretendendo che fosse Lei a decidere chi poteva parlare e chi doveva essere escluso.

Purtroppo, da quando la maggior parte di coloro che davvero fecero la Resistenza, le vere partigiane ed i veri partigiani, non sono più fra noi e non sono la testa ed il cuore di Anpi, questa associazione è stata trascinata su posizioni di polemica e contrasto politico, anche nella nostra provincia. La Signora De Tomasi, dopo aver cercato di sminuire il successo delle iniziative messe in campo per il XXV Aprile da Anpi Varese e dalla Amministrazione Galimberti, che ha dato ulteriore solennità alla celebrazione riportandola a Palazzo Estense, cuore del nostro Comune, dopo aver attivamente contribuito a spingere alle dimissioni la Presidente della Sezione di Varese, Prof.sa Giromini, ha inibito l’attività della sezione, cercando di ricavarsi uno spazio di condizionamento, rifiutando che l’oratore fosse un noto esponente della cultura antifascista locale, rifiutando che potesse partecipare l’Istituto Calogero Marrone, di cui si è appena costituita la sezione cittadina».

Il sindaco Galimberti interviene a sua volta e taglia corto sulla vicenda.

«Per me quello che conta sono i valori della Resistenza e della Libertà – dice il sindaco – in questi valori ho sempre creduto e sempre svolgerò il mio incarico pubblico avendo ben presente questi principi. Non potevo permettere che le celebrazioni solenni dell’Ottobre di Sangue fossero compromesse dalle diatribe interne di Anpi. Invito tutti coloro che credono in questi valori a partecipare alle iniziative. Auspico infine, per il bene dell’associazione ed i suoi meritori scopi, che le incomprensioni tra gli associati si risolvano presto nell’interesse dei valori a cui si ispira Anpi e della memoria di coloro che hanno perso la vita per questi valori».