«Stop alla crisi in tre settimane»

Ieri il tavolo di confronto tra il Prefetto Zanzi, il presidente della Provincia Vincenzi, la Regione e Poste Italiane

«È stato un incontro positivo. Poste Italiane ha riconosciuto le criticità e ha avviato quaranta nuove assunzioni. Hanno dichiarato che contano di smaltire tutto l’arretrato nel giro di un mese».

È il Prefetto di Varese Giorgio Zanzi a tirare le somme dopo l’incontro di ieri mattina con il presidente della Provincia Gunnar Vincenzi e i rappresentanti regionali di Poste Italiane. Il tavolo di confronto era stato convocato una settimana fa dallo stesso presidente Vincenzi per affrontare, insieme a Poste, i disagi e le criticità sui ritardi nella distribuzione della corrispondenza che diversi comuni del Varesotto avevano riscontrato e che avevano lamentato direttamente al presidente Vincenzi. Il quale, ha subito scritto al Prefetto per un tavolo di confronto.

Durante l’incontro di ieri mattina, l’azienda non ha negato le problematiche e ha provveduto ad illustrare le soluzioni messe in atto per far fronte ad un’emergenza che dura ormai da mesi.

«Al tavolo era presente il dott. Toniolo, responsabile regionale della logistica di Poste Italiane, il quale ha evidenziato che nelle ultime settimane, a cavallo delle festività natalizie, si è creata una certa criticità nella loro organizzazione, dovuta alla mancanza di personale, che ha portato disagi e disfunzioni a diversi comuni del Varesotto. Fin da subito l’azienda ha tentato di rimediare alle problematicità organizzative e sono convinti di averle risolte con delle nuove assunzioni: si tratta di una quarantina di nuovi addetti alla distribuzione sul territorio della provincia di Varese».

Anche il segretario provinciale di SLP-CISL Antonio Santacroce aveva individuato nella carenza di organico una delle principali cause dei disservizi. A detta del segretario provinciale, però, vi sono zone nel Varesotto in cui, nonostante le assunzioni, il personale resta insufficiente per il lavoro ordinario, tantopiù per quello extra dovuto all’emergenza ingorghi di ingenti volumi di corrispondenza arretrata. Poste Italiane, invece, è convinta che le nuove assunzioni possano far rientrare l’emergenza in tempi brevi, cioè entro la fine del mese.

«Si tratta di assunzioni a tempo determinato la cui durata, comunque, è a medio lungo termine – prosegue Zanzi – Non si tratta sicuramente di assunzioni occasionali. Questa è la soluzione che dovrebbe permettere di tornare a regime. Poste Italiane è convinta di poter smaltire tutto l’arretrato entro la fine di febbraio».

Presente al tavolo di ieri anche una delegazione di Regione Lombardia: essa ha in essere un tavolo di confronto con l’azienda e, in accordo con la Provincia, è pronta ad assumere un ruolo di primo piano.

«La Regione ha intenzione di costruire in tutte le province dei tavoli di confronto che sono appendice del tavolo regionale. La decisione di oggi è stata quella di demandare tutti gli spunti di riflessione futuri a questo tavolo regionale che seguirà l’evoluzione dell’attività della distribuzione delle poste.

Con il presidente Vincenzi, sulla base di questo tavolo, valuteremo se sarà necessario trovarci ancora».