«Un cantiere che non finisce mai. E abbiamo perso metà dei clienti»

Lo sfogo del titolare dell’autofficina di via Corridoni a Varese. «Le nostre attività stanno venendo penalizzate»

– Lavori infiniti in via Corridoni: l’ira di artigiani e imprenditori.

«Fatturato calato di oltre il 50%. I clienti non riescono a trovarci, non ci sono parcheggi e anche la sede delle nostre attività sembra un cantiere aperto».

Gianluca Ballucco, titolare dell’omonima autofficina spiega: «noi installiamo sistemi d’allarme satellitari con Vodafone e Infomobile. Incredibilmente i clienti, che queste due società ci inviano, non riescono a trovarci. Con la strada chiusa da giugno ormai per quelli che sembrerebbero problemi infiniti tutti concentrati qui – racconta il meccanico – si perde persino Google Map. E i clienti che non ci trovano si lamentano con le due società che li inviano altrove. Da mille sistemi montati in un anno circa, siamo passati a un paio a settimana». E in effetti il caos è palpabile. Sabato mattina, in un momento in cui il traffico non era al top settimanale, via Corridoni chiusa al traffico era praticamente un grande parcheggio caotico con auto sistemate alla bella e meglio.

E, ad esempio, per mandarti alla stazione di Casbeno (servizio che a chiunque, anche a un varesino potrebbe capitare di utilizzare) il navigatore si infossava su quella via Corridoni chiusa al traffico. Il supermercato che si affaccia sulla rotonda pareva essere parte del cantiere. Impossibile posteggiarvi, impossibile posteggiare altrove. E soltanto l’umana pietas di un commesso indicava la salita che porta poi a diverse attività tra queste l’autofficina Ballucco e una falegnameria. «Abbiamo scritto al Comune per segnalare il problema,

per chiedere quando finiranno questi benedetti lavori – spiegano dalla Ballucco – non abbiamo ricevuto alcuna risposta. E intanto i fatturati continuano a calare e il caos dilaga». Il cantiere crea disagi anche su via Daverio. Inevitabilmente la viabilità alternativa creata ad hoc rallenta di molto il traffico. Per i pedoni camminare lungo il tratto di strada in questione, dove c’è tra l’altro una fermata del bus, è rischiosissimo. E gli attraversamenti pedonali non sono proprio agevoli da raggiungere.

Anche perchè sempre a causa del cantiere per riuscire a raggiungere a piedi la stazione, ad esempio, è necessario attraversare più volte.

«Si è partiti con una perdita d’acqua da sistemare – spiega Ballucco – e il cantiere è rimasto aperto da allora. Sono mesi. E in alcune occasioni è addirittura vuoto. Sarà certamente previsto dal contratto, ma noi vorremmo sapere quando i lavori termineranno e perchè si sono protratti così tanto nel tempo? Chiediamo soltanto di poter lavorare. Prima che il lavoro cali ancora di più».