«Un vero e proprio piano sanguisuga. Senza dare compensazioni ai cittadini»

Il consigliere regionale della Lega Nord Emanuele Monti critica le modifiche introdotte sulla sosta dalla giunta comunale

«Sui parcheggi piano sanguisuga senza compensazioni reali».

Non si placano le polemiche relative al nuovo piano sosta varato dal Comune di Varese che ha sollevato proteste e preoccupazioni da parte di residenti, pendolari, commercianti, studenti e anche forze di polizia. Ad affondare in questo caso è il consigliere regionale (Lega Nord): «Quando si decide di rivoluzionare (in peggio) il trasporto cittadino, trasformando i parcheggi di decine di strade da gratuiti a pagamento, la ragione e il senso civico vorrebbero che a fronte di un rincaro, salatissimo in questo caso, ci sia una compensazione in trasporti pubblici», dice Monti in relazione al mancato potenziamento del servizio navette in città nonostante l’aumento del numero di posteggi a pagamento.

«A Varese invece al salasso non seguirà nessun potenziamento: grazie al sindaco Davide Galimberti e alla sua giunta, bravissimi nell’arte di alleggerire le tasche dei cittadini, i varesini da giovedì saranno ‘cornuti e mazziati’», dice Monti che aggiunge: «Oltre al danno anche la beffa: nessuna corsa in più per i mezzi di linea dai parcheggi dove non si pagherà. Strisce che da bianche diventano blu, rincaro sulla sosta in centro storico e pezze ridicole a compensazione del salasso, alla faccia delle dichiarazione sul voler incentivare il trasporto pubblico – dice il consigliere regionale – Qua la verità è una e è così semplice da risultare chiara a tutti: i signori che siedono in Comune vogliono solo batter cassa, naturalmente sulla spalle dei cittadini di Varese e di tutti coloro che per lavoro o altri motivi devono recarsi nella nostra città».

Monti interviene anche sulla soluzione del ‘Park & Bus’ «che verrà avviata a Masnago, così come gli altri previsti, appare come un pannicello caldo, voluto per salvare la faccia a fronte del ‘Piano sanguisuga’ sui parcheggi. Fermo restando la nostra assoluta contrarietà alla trasformazione delle strisce bianche in blu, se la giunta avesse voluto realmente incentivare il trasporto pubblico avrebbe dovuto potenziare i mezzi di linea e creare un piano navette decente, cosa che invece non è stata fatta, rinviata alle calende greche usando come giustificazione il classico ‘tempo tecnico’ per la ‘valutazione dell’impatto’. Un tecnicismo – conclude Monti – per dire che, tanto per cambiare, non hanno la benché minima idea di cosa stiano facendo».