Arrivano otto migranti, scatta il sit-in. «Non è accoglienza ma business»

A Gazzada in piazza anche il sindaco: «È ora che i cittadini aprano gli occhi»

Manifestazione di protesta contro il sistema di accoglienza dei profughi ieri mattina a Schianno, dopo l’arrivo negli ultimi giorni di o migranti. Un sit- in, organizzato nel cuore di Schianno in piazza Santi e Damiano, al quale hanno preso parte alcune decine di persone. L’evento è stato promosso dall’associazione culturale Do.Ra (Dodici Raggi) e da Casa Pound.

«L’evento – hanno fatto sapere gli organizzatori – è stato organizzato in risposta alla sistemazione forzata di otto clandestini (senza alcuna autorizzazione da parte del sindaco) in una corte del paese». «Specifichiamo che la cittadinanza e le istituzioni locali hanno dovuto subire questa imposizione da parte della Prefettura senza ricevere alcuna informazione riguardante i richiedenti asilo. Sesso, età, provenienza, situazione sanitaria e motivazione della richiesta di asilo. Ci sembra doveroso sensibilizzare la cittadinanza sul tema della falsa accoglienza e delle pericolose conseguenze collegate a questo business». Nei giorni scorsi la città è stata tappezzata di volantini per sensibilizzare la popolazione a essere presente.

Una forma di protesta che ha condiviso anche il sindaco di Gazzada Schianno, Cristina Bertuletti: «È ora di dire basta rispetto alla situazione che si è venuta a creare. Parlare di accoglienza è un errore enorme. Questo è un vero e proprio business che sta facendo arricchire le cooperative, in particolare quelle “rosse”. Non ha senso parlare di accoglienza. È un sistema che non funziona. Mi fa sorridere incontrare le persone che mi dicono che vengono usati i soldi dell’Unione

Europea. Scusate, rispondo loro: ma quei soldi di chi sono? Non mi risulta che l’Unione Europea sia un’azienda che produce ricchezza. È una struttura parassitaria che prende soldi dai cittadini degli stati membri». Il sindaco leghista ha rincarato la dose: «Tutto si è svolto senza alcun tipo di problema. La manifestazione ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini su un problema che è serio. Questo è un sistema di sfruttamento delle persone altro che accoglienza. Dovrebbero spiegarmi perché si parla di rifugiati politici quando sono molti quelli che invece provengono da paesi non in guerra. La verità è che si tratta di un business assurdo».

In tarda mattinata la manifestazione si è esaurita senza alcun tipo di problema.