Elisoccorso per un parto «Ridotti così senza Angera»

L’emergenza dopo la rottura delle acque. Il sindaco Brovelli: «Il risultato della chiusura del reparto»

Intervento con l’elicottero per soccorrere una signora incinta alla quale si erano rotte le acque mentre si trovava nella propria abitazione a Ranco. I fatti, dei quali si sta discutendo in paese in maniera molto animata, si sono svolti giovedì mattina, ma nelle ultime ore l’episodio non ha fatto altro che alimentare il dibattito attorno all’importanza di poter contare su un punto nascite all’ospedale di Angera.

Sì perché, secondo la ricostruzione fatta anche dal sindaco quando è intervenuta l’ambulanza il personale sanitario ha preferito richiedere l’intervento dell’elisoccorso probabilmente perché era stato giudicato eccessivo il tempo di percorrenza su strada tra Ranco e l’ospedale di Varese, considerando la delicatezza della vicenda.

«Le cose – dice il sindaco Brovelli – non capitano mai per caso. Non sono ancora riuscita a parlare con il marito della signora per capire le sue condizioni. Guarda caso è capitato a una famiglia con un bambino piccolo e con il marito senza auto. Se poi aggiungiamo la neve, abbiamo un quadro completo. Penso a una donna che in un momento tanto importante si trova da sola. Ci siamo precipitati dal marito per far sentire la nostra vicinanza, ma anche per affrontare questioni pratiche delle quali la famiglia potrebbe aver bisogno».

Il collegamento con il punto nascite di Angera, cancellato nelle ultime settimane con un colpo di spugna, diventa naturale: «Ad Angera – aggiunge il sindaco – volendo il marito avrebbe potuto andarci anche a piedi con una passeggiata. Penso al bambino piccolo a casa che qualcuno ovviamente deve accudire. C’è un disservizio enorme oltre al disagio di una famiglia».

Il concetto è più ampio: «Nello stesso giorno – ha detto il sindaco – l’elisoccorso è intervenuto anche in un altro caso, per un bambino di Ispra che aveva avuto le convulsioni per l’influenza. È un costo enorme per la comunità. Dove ci sono sprechi assurdi è giusto intervenire, ma bisogna spenderci nella maniera giusta senza togliere un servizio come è accaduto ad Angera in maniera scandalosa. Un fatto normale come la rottura delle acque diventa eclatante se deve arrivare un elicottero ed è ancora più eclatante se accade dove già c’è un ospedale che ha rappresentato da sempre un’eccellenza grazie al suo punto nascite e alla pediatria. Quando ce l’ha ci devi pensare mille volte prima di buttarla via e qui invece è stato fatto tutto in un lampo. Quando le cose sono sbagliate si creano situazioni che testimoniano che una decisione non è stata corretta».