Lettera del sindaco a Ubi: «Non chiudere Monvalle»

Rischio chiusura per l’unico sportello bancario presente in paese

Rischio chiusura per l’unico sportello bancario presente a Monvalle e subito tra i cittadini scatta una raccolta firme per scongiurare questa eventualità.

Tra i più preoccupati c’è il sindaco , che ha subito scritto un’accorata lettera alla direzione generale della Ubi, Banca popolare di Bergamo. «L’invito che rivolgo ai vertici dell’istituto è quello di non ragionare soltanto in termini economici e gestionali» afferma il primo cittadino, seriamente preoccupato «per un decadimento della qualità dei servizi offerti».

La chiusura della banca di Monvalle, l’unica presente sul territorio comunale, comporterebbe anche l’assenza di un postazione per il bancomat, essendo l’ufficio postale monvallese privo del postamat. «Sarebbe un grave danno per il paese – sottolinea Oregioni – sia per le persone anziane che fanno fatica a spostarsi, ma anche per i turisti che nel periodo estivo vengono a Monvalle, rimanendo privi di un servizio importante come quello bancario, come anche le tante attività artigiane presenti».

In caso di chiusura del piccolo sportello di Monvalle, i cittadini sarebbero costretti a rivolgersi o a quello della Ubi di Ispra o a quello di Leggiuno, che distano circa cinque chilometri. Oppure recarsi in centri più grandi ma più distanti come Besozzo o Gavirate. In questi giorni, in paese, è nata una raccolta di firme spontanea tra i cittadini, da inviare ai vertici della Ubi e che può essere sottoscritta nei negozi o in municipio. «Per Monvalle questo servizio è di grande utilità ed è necessario alla realtà economica del paese – sottolinea il sindaco – servizio che risponde alle esigenze di molti cittadini che ne usufruiscono quotidianamente e che apprezzano il lavoro degli operatori e la qualità dei servizi offerti».

Un ufficio piccolo, ancora a misura d’uomo, che attira correntisti anche da fuori Monvalle. «Sarebbe un ulteriore decadimento dei servizi offerti e un indiscutibile disagio per le famiglie» insiste Oregioni, che in sta ricevendo cittadini sempre più preoccupati per la possibile chiusura. «C’è anche un rammarico personale perché fui io, a suo tempo, ad ottenere l’apertura di questo sportello – conclude il primo cittadino – auspico che l’ipotesi di chiusura possa essere rivalutata e riconsiderata».