Luino ospita il tavolo della “pace” sui frontalieri

Al centro l’imposizione fiscale dei frontalieri. Nel 2016 compensazioni per 80 milioni di franchi

È stato l’accordo tra l’Italia e la Svizzera, sull’imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri, l’argomento dell’importante convegno che si è svolto a Luino ieri e l’altro ieri; si tratta di un appuntamento annuale che per la prima volta è stato organizzato nella città luinese. Mercoledì si è svolta la parte più politica, mentre ieri quella più tecnica, dove si sono confrontate, in un incontro bilaterale, la delegazione italiana e quella elvetica; una riunione prevista dall’accordo italo svizzero del 1974 sull’imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri italiani e sulla relativa compensazione a favore dei Comuni italiani di confine.

«I lavori – riferisce una nota – si sono svolti in un clima di cordiale amicizia e fattiva collaborazione ed hanno permesso di verificare l’importanza per le zone frontaliere dell’accordo in questione e rilevare nel contempo il contributo dei lavoratori frontalieri italiani all’economia svizzera».

La delegazione italiana ha comunicato che l’importo della compensazione finanziaria sulle remunerazioni dei frontalieri per il 2016 ammonta a più di 80 milioni di franchi, di cui è già stato effettuato il relativo versamento. La parte italiana ha fornito anche i dati statistici relativi al numero dei frontalieri italiani che operano nei cantoni interessati dall’accordo, per un totale di 60.770 lavoratori.

La giornata di mercoledì è stata dedicata all’accoglienza delle delegazioni a Luino, con l’assessore regionale varesino , che ha la delega ai Rapporti con la Confederazione Elvetica, a fare gli onori di casa; tutti i partecipanti hanno potuto apprezzare le bellezze uniche che la città offre. «Abbiamo desiderato mostrarvi i luoghi incantevoli che abitiamo – ha detto la Brianza – è importante che questa riunione si svolga a Luino, uno dei Comuni interessati dalla riunione; abbiamo però una certa preoccupazione per il nuovo accordo fiscale Italia – Svizzera e all’impatto significativo per i nostri territori per cui richiedo attenzione massima. Voglio farmi portavoce dei lavoratori frontalieri e dei Comuni di confine, perché dei confini vogliamo fare un punto di unione e non di divisione».

Ad accogliere le delegazioni anche il vicesindaco di Luino , gli assessori e e la consigliera ; presente anche , sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’associazione dei Comuni di frontiera.

«Ringrazio Regione Lombardia per aver scelto la nostra città quale sede per questo incontro importante – ha dichiarato Casali – dopo aver scelto luoghi prestigiosi come la svizzera Zermatt, ci riempie d’orgoglio ospitare questo incontro che unisce personalità importanti provenienti dalla Confederazione elvetica e da altre terre di confine».