Più sicurezza: nuovi volontari per le situazioni di emergenza

I ventisette soccorritori si aggiungono agli altri venticinque formatisi due anni fa

Ventisette volontari formati per le attività di emergenza, ai quali aggiungerne altri venticinque formatisi due anni fa, sempre per intervenire in caso di calamità naturale, un argomento oggi più che mai attuale a fronte dei recenti fatti legati al terribile incendio del Campo dei Fiori.

Sono il frutto delle attività del campo di formazione organizzato dal Comitato di Luino della Croce Rossa Italiana, che si è svolto a Cunardo. Alla presenza dei rappresentanti della Comunità Montana, di alcuni sindaci del territorio e del presidente della Sos Tre Valli, sono stati consegnati alla fine del corso gli attestati che certificano l’importante qualifica raggiunta di operatori di Croce Rossa per le attività di emergenza. Durante la formazione, i partecipanti hanno appreso importanti nozioni sul sistema di protezione civile e come Croce Rossa organizza tutte le attività che si mettono in campo durante l’emergenza; i volontari sono stati istruiti sulla sicurezza degli operatori, su come utilizzare i dispositivi radio, su come allestire un campo e montare le tende, i materiali necessari, su come gestire le strutture di accoglienza, il soccorso e l’assistenza sanitaria, oltre agli aspetti psicosociali.

«Il gruppo dell’Obiettivo Emergenze, così si identifica l’area di protezione civile della Croce Rossa, si è dotato in questi anni di tende pneumatiche, generatori elettrici, brandine e tutto il necessario per allestire una postazione di emergenza per chi a causa di alluvioni o smottamenti del terreno si trovi in difficoltà – afferma , presidente della Croce Rossa di Luino – gli operatori sono inoltre specializzati nel soccorso con mezzi e tecniche speciali, nella ricerca di dispersi nei boschi, formati per gli interventi di soccorso in acqua».

I volontari luinesi sono di supporto alla Cri dell’Insubria per l’accoglienza nel campo migranti di Tradate e al Comitato Medio Verbano per il campo istituito a Cuveglio. «Avere più di cinquanta volontari capaci di allestire, organizzare e mantenere con efficacia gli interventi emergenziali a cui la comunità potrebbe incorrere è una grande risorsa che unita alla forza e competenza dei volontari della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino e di altre realtà di soccorso del territorio può

garantire più sicurezza per la popolazione» prosegue Buchi. La sinergia tra le diverse associazioni di volontariato operative sul nostro territorio è fondamentale, come ha dimostrato anche il caso dell’incendio del Campo dei Fiori, per ottenere buoni risultati. «Non serve essere supereroi ma è importante avere la consapevolezza delle responsabilità che si hanno davanti alla popolazione; siamo abituati a parlare, progettare e realizzare cose concrete per la comunità e questo ne è un altro esempio» conclude Buchi.