– Il presidente della Provincia accogliendo l’invito del sindaco di Cadegliano Viconago , ha effettuato un sopralluogo alla frana che nel novembre scorso ha causato la chiusura della strada che collega Cremenaga a Cadegliano passando dalla frazione di Avigno.
La visita al crollo è avvenuta nel pomeriggio di lunedì e il primo cittadino ha mostrato al sindaco dei sindaci la gravità della situazione in cui versa il versante la via di comunicazione. Si tratta di una strada comunale,
strategica per la viabilità alternativa nel periodo di chiusura (sempre causato da smottamento) della Sp 11 ora riaperta che corre sul fondovalle. Al sopralluogo erano presenti anche i tecnici di Provincia di Varese, quelli del Comune che seguono e stanno monitorando la situazione e alcuni cittadini residenti. «Come Provincia abbiamo dato la disponibilità a convocare un incontro di analisi e confronto della problematica viabilistica – ha spiegato il Presidente Vincenzi – All’incontro inviteremo a partecipare la Prefettura, la Protezione civile, il Comune di Cadegliano, Comunità montana e Regione».
Soddisfatto della visita della più alta carica della provincia il sindaco di Cadegliano che illustra la situazione: «Nei giorni successivi all’alluvione di novembre la situazione era drammatica, la frana ha investito anche parte di una proprietà privata decretando la chiusura di un nodo viario indispensabile anche per il traffico frontaliero; quando la provinciale è impercorribile molti lavoratori scelgono questa strada per raggiungere le loro case in Valmarchirolo. Nei giorni successivi al crollo abbiamo agito d’emergenza con un intervento di 75 mila euro; ma non basta».
L’intervento di sostegno infatti non ha reso completamente percorribile la strada che rimane ad una sola corsia, percorribile quindi dai mezzi di soccorso ma accessibile al solo passaggio pedonale sull’altra metà. «Resta una stampella – prosegue il sindaco – Ho fissato anche un incontro con la presidente di Comunità Montana del Piambello, sono soddisfatto della proposta di un tavolo per trovare la soluzione». La sistemazione completa prevede lavori per oltre 350 mila euro, una cifra «molto elevata per noi – termina Tordi – Sarebbe un grande aiuto se la Regione Lombardia o lo Stato riconoscessero gli eventi di novembre lungo questo versante (negli stessi giorni si è anche mossa la storica frana tra Lavena Ponte Tresa e Cremenaga che ha causato la chiusura della SS 233, ndr) come calamità naturale. L’interessamento della Provincia ci rende fiduciosi».