Strage di gatti randagi nei boschi di Morazzone

MORAZZONE Sterminata una colonia di gatti randagi a Morazzone. Si è trattato di una vera e propria mattanza, un gesto vile, che ha colpito degli essere inconsapevoli, probabilmente con dei bocconi avvelenati. E’ successo lo scorso fine settimana nei boschi alle spalle della zona del tiro a segno di via Caronnaccio, a Morazzone. A svelarlo è Enrica Miraglia, referente dell’associazione «A.Mici Randagi», che si prende cura di circa 150 colonie di felini in tutta la provincia.

/>«La colonia di Morazzone era composta da 17 individui monitorati e sterilizzati – spiega la signora Enrica -. Domenica il nostro referente di colonia, Michele, è andato a dar da mangiare ai gatti e ha trovato le ciotole piene. Ha iniziato a guardarsi attorno ed ha trovato nove carcasse». Le forze dell’ordine sono state allertate immediatamente, sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Carnago, che hanno constatato il fatto. Dopodiché i corpi degli animali sono stati portati all’Asl di competenza (Gallarate, ndr), come prevede la normativa. Due animali sono stati consegnati all’istituto dei veleni di Milano, per stabilire le esatte cause della morte e capire con quale sostanza sono stati avvelenati. Tutti i gatti sono sotto sequestro, a disposizione dell’autorità giudiziaria, come anche le ciotole rinvenute sul posto.
«Dei nove gatti morti, otto erano censiti, una invece era estranea alla colonia e poteva provenire da una delle case del circondario – spiegano da A.Mici Randagi -, dunque all’appello mancano almeno altri nove gatti, che temiamo siano morti lontano dalle ciotole del cibo». Il sospetto dell’associazione è che vi sia in giro altro cibo alterato dal veleno: «Sulle ciotole abbiamo trovato della polverina nera, tipo diserbante, che potrebbe essere la causa della morte degli animali – ha spiegato Enrica Miraglia -. All’apparenza non sembrano esserci dubbi sulla natura volontaria dell’avvelenamento. Sul posto abbiamo trovato una ciotola estranea alla nostra associazione e temiamo possano essercene in giro delle altre. Ricordo a chi ha compiuto questo gesto che le colonie feline sono protette e l’avvelenamento degli animali è reato punito dalla legge. Siamo disgustati e arrabbiati per quello che è successo, anche perché la polvere distribuita sulle ciotole ora potrebbe rivelarsi letale anche per altri animali. Rivolgiamo dunque un appello a chi frequenta abitualmente i boschi di Morazzone affinché presti particolare attenzione, penso ad esempio a chi porta a passeggio i cani». Una ferma condanna arriva anche dal Comune. Il sindaco Matteo Bianchi assicura che l’amministrazione non lascerà nulla di intentato per trovare il responsabile di questo gesto, invitando i cittadini a collaborare: «Chi sa parli».

b.melazzini

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