Mosca, 28 nov. (Apcom-Nuova Europa) – Un attentato dinamitardo è
all’origine del deragliamento del treno Mosca-San Pietroburgo,
avvenuto ieri sera nella regione di Novgorod. Lo ha riferito il
portavoce del comitato di inchiesta della procura, Vladimir
Markine, citato dall’agenzia Interfax. L’attentato ha provocato
30 morti e 60 feriti, ma ci sono anche 18 dispersi.
Sul luogo del deragliamento del treno gli investigatori russi hanno trovato i resti di un ordigno esplosivo. Lo hanno riferito fonti della procura. Tra i 60 feriti c’e anche un italiano, Armando Noacco, che, nell’incidente, ha riportato la frattura del bacino. Ad Apcom racconta gli infiniti attimi di terrore: “Il treno è deragliato, ho pensato: è la fine”. Poi altri momenti di paura. “Quando ho ripreso conoscenza, ero incastrato in mezzo alle lamiere. C’era gente che gemeva intorno a me. Macerie ovunque” ricorda. Noacco viene ora trasferito in elicottero all’ospedale di San Pietroburgo dalla struttura di primo soccorso a Valdaj.
L’uomo viaggiava sul primo vagone del treno. Secondo quanto spiega ad Apcom il console italiano a San Pietroburgo, Faiti Salvadori, “la ferita” per Noacco “è abbastanza seria. Si tratta di frattura del bacino. Mi ha detto che gli hanno fatto i raggi”. Il Consolato ha seguito da vicino le operazioni per il trasferimento di Noacco all’ospedale di Pietroburgo. Tra le vittime del treno c’era anche un ex senatore pietroburghese, Sergei Tarasov.
Red-Cgi
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