MILANO – La Lombardia è un approdo accogliente o per lo meno attrattivo per gli stranieri, almeno a giudicare da alcuni dei dati del trentesimo rapporto Ismu sulle migrazioni.
Al primo gennaio 2024 erano 1.203.138 i residenti stranieri, in aumento rispetto all’anno prima del 2,3%. Questo significa che il 12% della popolazione lombarda non ha la cittadinanza italiana. Detto questo, la regione è prima per numero di studenti non italiani iscritti a scuola, ovvero 231.819, e per numero di persone che hanno preso la cittadinanza italiana (nel 2023 52.197, ovvero il 4,4% degli stranieri), in entrambi i casi si tratta del 25% del totale italiano.
Nel 2023 hanno acquisito la cittadinanza italiana all’incirca il 4,4% degli stranieri residenti in Lombardia. Più di due quinti vive in provincia di Milano (il 40,5%, contro il 40,4% dell’anno precedente) e poi, a seguire, il 12,8% in provincia di Brescia e il 10,3% in provincia di Bergamo, con all’ultimo posto la provincia di Sondrio (0,9%).
Lodi è la provincia più giovane con un 25% di stranieri minorenni e solo il 4,4% di over 65, mentre la percentuale più alta di stranieri in età lavorativa è a Milano (77,9%) e di over 65 in provincia di Varese (7%). Milano è anche il luogo dove minore è l’incidenza dei neonati (0,9%), mentre più alta è a Brescia, Cremona, Mantova e Sondrio (1,3%).