VARESE Bagarre all’ospedale di Circolo: convalidati due dei tre arresti per resistenza a pubblico ufficiale eseguiti dai carabinieri nella notte tra mercoledì e giovedì. I tre ivoriani protagonisti della vicenda hanno spiegato le loro ragioni al giudice: aspettavano da molto e il figlio neonato di uno dei tre piangeva a dirotto perché doveva essere allattato.
Questa mattina davanti al giudice Ottavio D’Agostino i tre hanno ricostruito la vicenda. Sono tre ragazzi molto giovani,
vanno dai 20 ai 27 anni, residenti regolarmente a Induno Olona. Il più giovane, per altro, ha dichiarato di essere stato un fotomodello, toccandosi la cresta sul capo, acconciatura molto in voga attualmente. Vestiti come dei rapper consumati, i componenti del trio si sono anche scusati di aver perso le staffe ma la situazione era diventata stressante. Stando alla loro versione la compagna del più “anziano”, 27 anni, si è ferita al sopracciglio andando a sbattere contro un vetro. Una ferita non grave ma all’interno del taglio era rimasta conficcata una scheggia. Il compagno della donna, insieme al fratello di lei, decidono di portarla in ospedale ma non hanno l’auto.
Quindi nel cuore della notte svegliano un amico e si fanno dare un passaggio. Con loro portano anche il figlioletto non potendo lasciarlo solo. Arrivano al Circolo, al pronto soccorso c’è da aspettare, l’amico che ha dato un passaggio vorrebbe tornare a dormire, il taglio sul sopracciglio sanguina e intanto il piccolo strilla perché ha fame. Il gruppo si innervosisce a fronte di una risposta secca da parte del personale ospedaliero in merito ai tempi di attesa (personale oberato di lavoro e a sua volta sotto stress) in tre perdono le staffe.
A quel punto arrivano i carabinieri, in ospedale per altre ragioni, e il gruppo inizia a insultare. La vicenda si chiude con tre arresti: convalidati quello di compagno e fratello della ferita, scarcerati con obbligo di firma, annullato invece quello a carico dell’amico nei confronti del quale il giudice non ha ravvisato elementi sufficienti per procedere. S. Car.
s.bartolini
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