GERMIGNAGA C’è un graffito sul muro del viale che porta alla chiesa di San Giovanni a Germignaga. Con un numero, il sette, e una scritta “Cipo”. C’era uno striscione, posizionato proprio davanti. Con una frase emblematica: «You’ll never walk alone». Ovvero «non camminerai mai solo». Frase che gli amici di “Cipo”, come veniva chiamato Giuliano Cipolla, il ragazzo di 22 anni che ha perso la vita dopo l’incidente stradale avvenuto lunedì sera sulla 394, hanno preso in prestito dall’inno della squadra di calcio inglese del Liverpool per accompagnarlo nell’ultimo viaggio. Salutato dalla presenza di centinaia di persone. Troppe anche per la chiesa. Così i ragazzi si sono assiepati sul sagrato. Davanti al cimitero. Dove altri striscioni tentavano di riempire il vuoto lasciato da una giovane vita spezzata.
«Dolce Cipo, persona speciale – si leggeva -. Grazie per la gioia che ci hai sempre trasmesso». Parole condivise dalle tante persone «vicine ad un ragazzo speciale». Tutte pronte a stringersi al fianco del padre Tiziano, della madre Catia, della sorella Ilaria e degli altri familiari. In un abbraccio carico di commozione che, oggi pomeriggio, ha accompagnato i funerali. Sull’altare il parroco di Germignaga, don Giorgio, e i suoi due predecessori, don Lorenzo e don Quirino.
Ma il ricordo più sentito è stato quello della sorella Ilaria. Che ha scelto i versi del poeta francese Charles Péguy. «Datemi il nome che mi avete sempre dato. Parlatemi come mi avete sempre parlato. Non usate un tono diverso. Non abbiate un’aria solenne o triste. Continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme. Perché dovrei essere fuori dai vostri pensieri? Semplicemente perché sono fuori dalla vostra vista? Io non sono lontano, sono solo dall’altro lato del cammino».
b.melazzini
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