CARNAGO E’ uscito con il computer portatile e un paio di stivali, senza fare più rientro a casa. C’è grande preoccupazione per la scomparsa di Dario Gattistudente 27enne di Carnago di cui non si hanno più notizie dal pomeriggio del 21 ottobre, quando è uscito infilandosi un paio di stivali di gomma. Stivali che indossava sempre per andare nei boschi che separano Carnago da Gornate e Caronno Varesino. Luoghi per lui familiari, dove era solito passeggiare.
Dalla sera di giovedì lo cercano vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri e corpo forestale, con il supporto della polizia locale, con l’ausilio di un elicottero di stanza a Malpensa e tre unità cinofile fatte arrivare appositamente da Sondrio e da Milano. «Dario è alto 1 metro e 90, quando è uscito indossava pantaloni di una tuta grigi, un piumino grigio e un maglione color giallo senape – ha spiegato la famiglia nel suo appello -. Chi dovesse avvistarlo è pregato di contattare immediatamente il 112». Nella speranza di imbattersi nel giovane, sono stati perlustrati palmo a palmo circa quattro chilometri quadrati di territorio boschivo, percorrendo ogni sentiero e ogni valletta nel fitto dedalo di percorsi del Parco Rile Tenore Olona, da Castellanza a Varese.
Non è facile dire cosa possa aver spinto il giovane ad allontanarsi, anche se è plausibile pensare che la risposta si debba cercare in una carriera universitaria travagliata. Difficoltà che Dario non aveva mai comunicato e che i familiari hanno scoperto solo dopo il suo allontanamento. Un intreccio di verità nascoste che lo avevano portato ad annunciare la discussione della tesi proprio questa mattina: un castello costruito su basi fragilissime e che non poteva più reggersi in piedi.
b.melazzini
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