Stuprata e messa incinta a 13 anni

Orrore a Gallarate. Il patrigno ha abusato della figlia della compagna nel giorno del suo compleanno. Esplode la rabbia leghista. Salvini: «Una bestia, serve la castrazione chimica». Maroni: «Concordo»

– «Castrazione chimica». A chiederla, per un 36enne arrestato a Gallarate con l’accusa di aver stuprato la figlia 13enne della compagna, è il segretario federale della Lega Nord . Una posizione che ha trovato d’accordo anche il governatore della Regione : «Quello della castrazione chimica è un tema della Lega, una proposta che la Lega ha fatto in passato ed è sempre d’attualità. Io sono d’accordo». ha detto ieri sera a Varese.
A far scattare le manette è stato il commissariato di via Ragazzi del ’99. L’accusa è quella di aver approfittato dell’assenza della madre della bimba per abusare di lei. La piccola è anche rimasta incinta. Insospettita dal comportamento della figlia, la mamma l’ha accompagnata al pronto soccorso. Ed è qui che la ragazzina ha raccontato di essere stata abusata dal patrigno 36enne.

«Un’altra violenza sessuale, questa volta in provincia di Varese, nei confronti di una ragazza di soli 13 anni», così scrive il numero uno padano sul suo profilo Facebook, «la bestia, che ha confessato, è un salvadoregno di 36 anni». Il tutto, aggiunge Salvini, «mentre il governo Renzi depenalizza il reato di stalking». Il riferimento alla normativa sull’archiviazione dei reati di tenue entità. Che da ai giudici la possibilità di archiviare procedimenti per crimini ritenuti lievi dalla magistratura.

E che si applica a tutti i reati con pene inferiori ai 5 anni, come appunto lo stalking. Garantendo, questo il motivo alla base del decreto varato dal consiglio dei ministri, un risparmio alle casse dello Stato. Il segretario padano parla comunque di «depenalizzazione» e accusa: «quanti stupri dovremo aspettare prima di sperimentare anche in Italia, come la Lega chiede da anni, la castrazione chimica?».
Un ritorno al Carroccio “barricadero” che viene accolto con favore dagli esponenti locali del movimento. A cominciare dal segretario provinciale . «Una risposta a questi problemi va data», afferma il sindaco di Morazzone, «non siamo nuovi a casi del genere. E se gli attuali metodi non vanno bene, purtroppo, servono decisioni più drastiche». Quali, appunto, la castrazione chimica. «Occorre una linea più dura», conferma, «purtroppo in questo Paese chi compie reati come questo spesso si sente impunibile dalla legge».
Una linea, quella di Salvini, sposata anche dal senatore tradatese . «Lo abbiamo detto più volte: esistono circostanze attenuanti che portano a pensare che si possa compiere crimini senza pagarne il prezzo», afferma , «bisogna prevedere azioni definitive, altrimenti passa l’idea che non si finisce in galera».