Treviso, 28 ott. (TMNews) – Proseguono serrate le indagini della Squadra Mobile di Treviso per catturare l’uomo che lunedì scorso ha violentato una studentessa di 21 anni nei pressi del sottopasso della stazione ferroviaria.
Come riporta ‘La Tribuna’ di Treviso, gli inquirenti sarebbero sulle tracce di un colombiano di trent’anni, forse residente nella zona in cui è avvenuta la violenza, già segnalato alla Polizia. Massimo riserbo da parte degli investigatori che, dall’esame del Dna rinvenuto sugli indumenti lasciati dall’uomo, potrebbero avere ulteriori conferme. Alto circa 1,80, robusto, mulatto, capelli rasati è questo l’identikit tracciato dagli agenti della Mobile. Per l’aggressore è stato firmato ieri un mandato d’arresto.
Secondo il capo della Mobile, Roberto Della Rocca l’aggressore potrebbe essere un frequentatore della zona della stazione, ecco perché ha saputo come muoversi e dove trascinare la sua vittima per usarle violenza.
Nel frattempo, altre immagini hanno catturato l’uomo nei momenti successivi all’aggressione. Sono le telecamere di sorveglianza poste vicino a una chiesa in cui si vede il violentatore che si riveste. Si cercano altre testimonianza, in particolare quella della ragazza con la giacca bianca inquadrata dalla videocamere alle 6.41. L’uomo la ferma e le chiede qualcosa, forse una sigaretta. Dopo di lei, alle 7, arriverà la studentessa, che sotto la minaccia di un coltello verrà violentata.
La ragazza con la giacca bianca avrebbe visto in volto l’aggressore e proprio lei potrebbe essere la testimone decisiva.
Bnz
© riproduzione riservata