SubStrato saluta. Per il momento

Lo spazio culturale di via Robbioni chiude i battenti. Ma pensa già al futuro: «Il format piace, vedremo...»

Ha chiuso SubStrato, lo spazio culturale e artistico di via Robbioni progettato da alcuni giovani di Varese e dall’associazione Wg Art. Il posto era nato con l’idea di far rinascere una via un po’ degradata, riempiendola con arte, eventi, musica e workshop, intercettando chiunque volesse esprimersi mettendo in mostra le proprie abilità.

«Chiudiamo perché sono scaduti il comodato d’uso e la scia per uso temporaneo, nonché i permessi. Adesso vedremo cosa riusciremo a fare – afferma , presidente di Wg Art– Non si tratta di una chiusura inaspettata perché sapevamo fin dall’inizio che questa esperienza sarebbe durata sei mesi. Ovviamente, quando le cose vanno bene, si spera sempre che qualcosa si modifichi o che entri in gioco qualche nuovo fattore e che si possa continuare. Ma così non è stato e abbiamo restituito l’immobile affinché il proprietario possa disporne. La storia di SubStrato ha seguito l’iter naturale, ma come tutte le cose che finiscono lascia un po’ di dispiacere».

«Il bilancio di questa esperienza è decisamente positivo, abbiamo avuto un buon riscontro sia con l’amministrazione, che con tutte le associazioni che hanno collaborato con le nostre iniziative – continua Moretti – Poi ci si confronta con il “vil denaro” che manca sempre, ma è un aspetto di secondo piano rispetto a tutto il bello che c’è stato. Le adesioni sono state tante, è andata bene».

E per il futuro? «Adesso ci fermiamo un attimo, abbiamo chiesto la disponibilità di altri spazi in giro per la città, vediamo se ci sarà un riscontro – risponde Moretti – Vedremo come evolvono le cose nei prossimi giorni. Per ora in via Robbioni abbiamo chiuso».

«Per il futuro l’idea è quella di portare avanti il progetto SubStrato, che è un format per la rigenerazione di uno spazio pubblico o privato affinché possa divenire una sorta di punto di riferimento per i giovani a livello culturale e sociale, nonché qualcosa di nuovo all’interno della città di Varese – afferma , uno dei cinque volontari che hanno tenuto in vita lo spazio di via Robbioni (gli altri si chiamano , , , ) – Sicuramente i sei mesi in cui abbiamo gestito questo spazio come volontari ci hanno portato alla consapevolezza che Varese ha bisogno di luoghi come questo. Non l’abbiamo riscontrato solo noi, ma tutte le persone con cui siamo entrati in contatto. Tutti sono rimasti dispiaciuti della nostra chiusura e tutti vogliono aiutarci a portare avanti il nostro progetto. Il futuro è in continuo mutamento e non sappiamo cosa avverrà, ma qualcosa avverrà».

Ultimo atto di SubStrato è stato il party di chiusura che si è svolto lunedì scorso: «la serata è andata molto bene, non ci aspettavamo così tanta gente – conclude Bertolina – Credo che siano venuti in tanti proprio per l’affetto verso questo spazio. Era tanta la voglia di frequentarlo un’ultima volta».