PINO LAGO MAGGIORE «Siamo il nuovo che avanza. E a Pino Lago Maggiore vinciamo noi». Parola del PirateParty.it, il movimento che ha fatto il suo esordio alle amministrative. Sbarcando anche sulle rive del Verbano, binomio quasi perfetto, almeno sulla carta. Nelle urne, poi si vedrà.
«Finalmente una novità nel panorama politico italiano e varesino – sottolinea il portavoce del PirateParty, Marco Marsili, già candidato alla guida della Regione Lombardia nel 2005, che a Pino è
anche capolista per i candidati consiglieri – . Da oggi i nostri concittadini hanno la possibilità di scegliere per candidati che siano per la rottura totale con l’attuale sistema politico, che è colluso, consociativo e corrotto». Un partito di rottura, istrionico già dal simbolo e dal nome. Ma, assicurano i componenti «decisamente concreto». «Anche a Pino Lago Maggiore – chiarisce Marsili, detto Il Principe, dicitura ufficiale sul formulario di presentazione della lista – abbiamo deciso di presentare un nostro candidato sindaco, contrario all’applicazione dell’Imu, per non comprometterci con le passate gestioni legate all’ancien régime». Tra goliardia e voglia di fare, così, i “Pirati” si preparano all’arrembaggio. Partendo proprio dallo slogan che anche a Pino, assicurano «cambierà le cose», ovvero «tutto il potere al popolo sovrano». «Saranno due – spiega il candidato sindaco Alessandro Marsili – le azioni che metteremo in campo non appena eletti: la cancellazione dell’Imu che i cittadini di Pino non dovranno pagare. Lo faremo ricorrendo al Tar e al Consiglio di Stato contro questa rapina legalizzata. E il secondo atto sarà dichiarare il paese “debanchizzato”: nessun istituto di credito potrà mai avere una sede in questo territorio».
Partito di rottura, dunque, sia nei toni, sia nei metodi. «Ma deve essere chiaro a tutti – analizza Marco Marsili – che noi facciamo politica sul serio. Puntando alla sviluppo, a valutare le reali potenzialità dei comuni che ci candidiamo ad amministrare, senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Dicendo basta con la politica dei favori agli amici». All’insegna di una feroce critica all’attuale sistema. Come quelle portate avanti dall’Uomo nudo, alias di Enrico Bianchi, anche lui in lizza come candidato consigliere. «Che ha fatto del naturismo – chiariscono dal PirateParty – una forma di lotta contro il consumismo e questa concezione dell’economia».
b.melazzini
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