Sul vandalo piomba la taglia stile Western

Non si placa l’ira del sindaco Colombo contro il writer che ha imbrattato con scritte una ventina di case. «Sui muri metterò le sue foto prese dalle telecamere. A chi lo smaschera va un mese del mio stipendio»

Il sindaco
è pronto a rinunciare a un mese di stipendio pur di smascherare il vandalo imbrattatore che nelle ultime ore si è divertito a sporcare almeno una ventina di edifici di Sesto Calende con scritte varie. Il primo cittadino, infatti, ha preannunciato che nei prossimi giorni, una volta ricevuto il via libera da parte della polizia locale, affiggerà in giro per il paese le immagini con i fotogrammi del vandalo all’opera, ripreso dalle telecamere. Ma c’è di più: Colombo, infatti, ha messo sulla testa del responsabile una taglia da circa 1.600 euro, il corrispettivo di un mese del suo stipendio in Comune. Chi fornirà informazioni decisive per incastrare l’imbrattatore verrà premiato in contanti.

«Dai che lo prendiamo il nostro illustre cittadino sestese anarchico che si è divertito a imbrattare tutti i muri di un intero quartiere (Abbazia) – ha ribadito Colombo – Io sono pronto a rinunciare a un mese del mio stipendio da sindaco e darlo come ricompensa a chi mi indica il colpevole. Poi però non toglietemi il piacere di dargli quattro calci nel c…». Il sindaco è pronto a tutto pur di individuare il responsabile delle scritte comparse in città tra mercoledì e giovedì. Scritte di protesta contro la presenza di un circo già fatto allontanare dal Comune.

Il sindaco già nelle ore successive ai fatti aveva espresso tutto il suo sdegno per quello che è successo: «Il problema – spiega – è che siamo di fronte a un personaggio che crede di essere anche simpatico. Quello delle scritte sui muri è un fenomeno molto diffuso, ma in questo caso stiamo parlando di qualcosa di diverso. Resta il fatto che a mio avviso l’unico modo per cercare di scoraggiare certi fenomeni, come quello di scrivere sui muri, è di lavorare dalle scuole. Con l’assessore alla Cultura abbiamo già parlato della possibilità di ragionare con le scuole mettendo in campo progetti educativi e di sensibilizzazione che facciano capire ai più piccoli quanto sia sbagliato non rispettare le proprietà degli altri. Bisogna partire dalle scuole, dai bambini».

Ma la guerra personale con il vandalo è solo all’inizio: il sindaco “sceriffo” è pronto a puntare anche sulla carta della taglia pur di arrivare a dama. «Quello che è accaduto non è tollerabile – dice Colombo – dobbiamo individuarlo». La decisione del sindaco ha suscitato condivisione, ma anche qualche sorriso benevolo: «Non è che ora l’idiota – ironizza un cittadino – che ha imbrattato i muri penserà che costituendosi potrà avere il suo stipendio?». «Noooooo – scherza una donna – adesso mio marito viene in comune a dire che sono stata io per prendersi il tuo stipendio. Con ’sta crisi».