Sumirago, vandali a scuola Sfregiate le auto dei prof

SUMIRAGO Vandali in azione contro le macchine degli insegnanti. Non è ancora tempo di pagelle e brutti voti ma quel che è accaduto qualche giorno fa a Sumirago assomiglia tanto a una sonora bocciatura per qualche ragazzino del paese che si è reso protagonista di un gesto inqualificabile: rigare le macchine dei professori parcheggiate davanti alle scuole medie.
Stiamo parlando dell’istituto Enrico Fermi di Sumirago, una struttura scolastica importante del territorio.

I fatti risalgono già a qualche giorno fa: in paese le voci sono circolate velocemente producendo rammarico e amarezza tra i cittadini. Se si tratti di vandalismo fine a se stesso o dispetti ancora non è chiaro, anche se tra i corridoi della scuola si vocifera che le macchine strisciate potrebbero essere la conseguenza di alcuni provvedimenti disciplinari assunti dalla scuola verso alcuni ragazzi. Ma per il momento i responsabili restano ignoti: anzi non è assolutamente detto che i responsabili siano da trovare all’interno dell’istituto. A scuola resta forte il sospetto che possa essersi trattato di un dispetto, di una ritorsione di un gruppo, comunque estremamente ridotto, di giovanissimi.

Muniti di chiodi o di altri oggetti affilati i vandali hanno danneggiato le fiancate di alcune macchine. Per il momento solo un’insegnante avrebbe fatto denuncia alle forze dell’ordine, ma l’episodio avrebbe coinvolto almeno altre due macchine. Neppure le circostanze sono molto chiare: stando ai racconti di alcuni genitori di alunni della scuola, i vandali sono entrati in azione di pomeriggio, approfittando del fatto che in quel momento gli insegnanti si trovavano in riunione per sbrigare questioni di natura didattico-burocratica. Questioni di scuola. I ragazzi, forse impegnati a giocare in qualche parco o campetto della zona, hanno approfittato del fatto che le macchine non fossero custodite consumando la loro rivalsa nel giro di pochi minuti.

Anche i carabinieri stanno monitorando la vicenda tanto che già da qualche settimana si sono intensificati ulteriormente, in un’ottica di rispetto delle regole, i rapporti tra la scuola e le forze dell’ordine. I carabinieri stanno mettendo grande impegno garantendo la propria presenza davanti alle scuole del territorio. Una presenza discreta che non passa, però, inosservata. Sono stati inoltre organizzati a scuola con esponenti dell’Arma incontri sulla legalità. Progetti che hanno raccolto la soddisfazione di scuola e studenti. Di fianco a tutto questo impegno c’è questo episodio, tanto circoscritto quando grave, che non toglie nulla alla scuola ma che deve servire da monito per non abbassare mai la guardia.

b.melazzini

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