Suor Cristina dice addio al velo: “Oggi faccio la cameriera in Spagna”. Ecco com’è ora

Nel salotto di "Verissimo" la cantante racconta il suo cambiamento spirituale: "Ho fatto un salto nel vuoto ma vivo col sorriso".

Suor Cristina dice addio al velo, indossa un piercing al naso e torna a essere Cristina Scuccia ma non chiude con la musica Ospite del salotto di “Verissimo” la cantante siciliana, vincitrice nel 2014 del talent “The Voice”, racconta la sua nuova vita allo stato laicale. “La mia è stata una scelta coraggiosa. Ho scelto di seguire il mio cuore senza pensare a ciò che le persone avrebbero detto di me. Ho fatto un salto nel vuoto ed ero preoccupata di finire sotto un ponte, lo ripetevo sempre alla mia psicologa. Oggi invece vivo in Spagna e faccio la cameriera” racconta l’ex religiosa che confida come “il successo non abbia messo in crisi la vocazione ma abbia piuttosto favorito un percorso di crescita”. 

Cristina Scuccia, la ex Suor Cristina, come si presenta ora, ridotta allo stato laicale

Dopo il dolore per l’addio alla vita religiosa e la scomparsa del padre in pieno covid, Cristina Scuccia racconta come abbia ritrovato un po’ per volta il sorriso anche grazie a una fede che non l’ha mai abbandonata.

E nella sua nuova vita non chiude le porte all’amore: “Non è la priorità ma ci credo sempre”, racconta Cristina a Silvia Toffanin.

“Credo sempre nell’amore, sono innamorata della vita e di me stessa. Bisogna curarsi e amarsi prima di poter pensare agli altri. Ho cambiato l’abito ma l’essenza è sempre quella”.

Il triste precedente di “Suor Sorriso”

Un caso simile era già avvenuto negli anni Sessanta con la celebre suor Sorriso, al secolo Jeanne-Paule Marie Deckers, in religione Suor Luc-Gabriel, religiosa delle Suore domenicane missionarie di Nostra Signora di Fichermont in Belgio, la quale divenne celebre con alcune canzoni (come “Dominque”) oltre 55 anni fa (in Italia portate al successo da una giovane Orietta Berti).

Lusingata dal successo editoriale, la Deckers uscì dall’Istituto e nessuno la considerò più, cadendo ben presto in un vortice di degrado, finchè non andò a convivere con una amante, insieme alla quale si suicidò nei primi anni Ottanta.

La Deckers, agli albori della società di massa, non si rese conto che i discografici apprezzavano l’esotismo di una suora che cantava e suonava in pubblico, ma fuori dal convento e spogliata del velo era divenuta “una delle tante” e non era più un fenomeno per il cinico mercato discografico.