Clamoroso furto di rame all’interno del cimitero di Castellanza.
L’incursione dei ladri nel camposanto non sarebbe, però, avvenuta la scorsa notte ,ma potrebbe trattarsi di un’azione messa in piedi qualche giorno prima e scoperta dopo il fine settimana. La tempistica del furto non è ancora chiara ma resta il fatto che alcuni scassinatori si sono dati da fare saccheggiando il luogo sacro. Secondo i primi accertamenti non sarebbe stato rubato materiale né dalla struttura, dalla copertura e neanche dalle tombe o dalle cappelle private.
Il furto ha riguardato una cospicua quantità di rame – si parla di alcune tonnellate – strappata probabilmente all’interno di un’area di cantiere attivo nel cimitero. Forse futuri rivestimenti e quant’altro che ignoti hanno rubato senza che nessuno s fosse accorto di nulla. Almeno questa volta, però, i luoghi più sacri, a partire dalle tombe, sono stati risparmiati. Al momento anche il bottino deve essere ancora quantificato con precisione ma stando alle prime informazioni la refurtiva ammonta a circa 20.000
euro. Sul colpo stanno tentando di fare piena luce i carabinieri della stazione di Castellanza, coordinati dai colleghi della Compagnia di Busto Arsizio. Gli investigatori stanno ricostruendo anche la dinamica dell’accaduto. Forse sono stati scavalcati i cancelli. A quel punto dopo aver raggiunto il materiale in rame, gli scassinatori si sono dati da fare per recuperare le lastre di rame lasciate incustodite. Hanno avviato le operazioni di rimozione e carico del bottino senza dare nell’occhio. Nel giro di alcune ore hanno caricato a bordo di un mezzo pesante svariate tonnellate di rame per poi allontanarsi senza essere notati da nessuno. Con la refurtiva i ladri hanno abbandonato il camposanto e si sono dileguati senza lasciare tracce.
Pochi mesi fa i ladri avevano saccheggiato altri due cimiteri della zona (Cassano Magnago e Busto Arsizio) ma in quel caso le indagini portate avanti dai carabinieri erano risultate decisive nell’individuazione dei responsabili che finirono in manette. Gli investigatori stanno cercando di raccogliere elementi utili, magari anche attraverso telecamere predisposte nella zona, per incastrare gli specialisti del rame.
Il materiale rubato potrebbe già essere stato piazzato sottobanco in qualche mercato abusivo della zona di Milano o si Torino.
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