VARESE Linee ferroviarie sotto il Gottardo da potenziare: la Svizzera è pronta a investire 190 milioni di euro in Italia.
Berna mette sul piatto capitali propri, sotto forma di prestito a tassi agevolati, per incentivare i cugini d’oltre confine ad adeguare le linee in prospettiva dell’apertura di Alptransit.
Lo ha annunciato ieri il Consiglio Federale. Mentre a Varese e provincia ci si divide sulla futura collocazione del territorio nei nuovi enti previsti dalla riforma di riordino delle province,
in Svizzera sono pronti a scommettere, e ad investire capitali, sul potenziamento infrastrutturale del nostro territorio.
Il governo elvetico prevede infatti di mettere in campo un piano di investimenti da circa un miliardo di franchi per adeguare le linee sotto il Gottardo per rendere possibile il trasporto di semirimorchi con un’altezza agli angoli di quattro metri lungo l’asse ferroviario Basilea-San Gottardo-Chiasso e sulla linea di Luino.
Disposti a concedre un “prefinanziamento” da ben 230 milioni di franchi (circa 190 milioni di euro di prestito a tasso agevolato allo Stato italiano) per la riqualificazione delle tratte ferroviarie italiane, da stabilire nell’ambito di una convenzione internazionale da discutere nei prossimi mesi.
Il “corridoio da quattro metri” risponderebbe meglio alle esigenze delle imprese di trasporto intermodale e punta a togliere ulteriore traffico dalle strade per spostarlo su rotaia. «Il previsto ampliamento potrà esplicare i suoi benefici solo se sarà proseguito sul versante italiano» spiega in una nota il Consiglio Federale, che prevede di «incentivare i lavori di ampliamento lungo le tratte Chiasso-Milano e lungo la parte italiana della linea di Luino tra Ranzo e Gallarate».
Al di qua del confine esultano gli imprenditori, che chiedono da sempre il potenziamento delle infrastrutture «Smuovono l’economia e le imprese – sostiene il presidente di Confapi Varese, Franco Colombo – Sono investimenti che possono produrre benefici oltre la crisi congiunturale. Il fatto che la Svizzera sia pronta a mettere mano al portafogli anche per le tratte italiane è un’ennesima dimostrazione della lungimiranza e delle ricadute positive che questo sviluppo può generare».
Tanto meglio per il Varesotto: «Sempre più snodo fondamentale, con Malpensa, la Pedemontana, le ferrovie merci. Dobbiamo saper sfruttare questa situazione».
Anche il referente lombardo di Impresecheresistono, l’imprenditore besnatese Massimo Mazzucchelli, è della stessa idea: «Ferrovie più efficienti potranno ridurre i costi di trasporto per le nostre merci, ben vengano soprattutto se realizzate in tempi certi e mantenendo i preventivi di spesa. Sono queste le scelte che in Italia mancano».
Mazzucchelli auspica anche che su grandi progetti come il potenziamento ferroviario «ci possa essere spazio anche per le reti di piccole imprese, per non favorire sempre e solo i grandi gruppi». Il potenziamento viene richiesto da tempo dagli operatori intermodali, come Hupac, alimentato per l’80% dai treni merci che passano da Luino.
s.bartolini
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