Svezia: ucciso Salwan Momika, noto per aver bruciato il Corano nel 2023

L'attivista iracheno è stato assassinato nella sua abitazione a Södertälje; cinque arresti effettuati

Salwan Momika, rifugiato iracheno di 38 anni, divenuto noto nel 2023 per aver bruciato pubblicamente una copia del Corano a Stoccolma, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nella sua abitazione a Södertälje, vicino alla capitale svedese. L’omicidio è avvenuto nella tarda serata di mercoledì 29 gennaio 2025. La polizia, intervenuta dopo una segnalazione di spari nel quartiere di Hovsjö, ha trovato Momika gravemente ferito; trasportato d’urgenza in ospedale, è deceduto poco dopo. In relazione all’omicidio, le autorità hanno arrestato cinque persone, ma al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli sugli arrestati o sul movente dell’assassinio.

Nel 2023, Momika aveva attirato l’attenzione internazionale per aver bruciato una copia del Corano davanti a una moschea di Stoccolma, gesto che aveva provocato proteste e condanne in numerosi Paesi a maggioranza musulmana. Nonostante le sue manifestazioni fossero state autorizzate dalle autorità svedesi in nome della libertà di espressione, successivamente era stato incriminato per incitamento all’odio, con una sentenza attesa proprio per il giorno successivo alla sua morte.

Momika era arrivato in Svezia dall’Iraq nel 2018 e aveva ottenuto un permesso di soggiorno temporaneo di tre anni nel 2021. Le sue azioni avevano sollevato un dibattito nazionale sulla libertà di espressione e sulle sue implicazioni, oltre a influenzare le relazioni diplomatiche tra la Svezia e diversi Paesi musulmani.

Le indagini sull’omicidio sono in corso, con le autorità svedesi che cercano di far luce sulle circostanze e sui possibili moventi dietro l’assassinio di Momika.