Ginevra, 20 dic. (TMNews) – Preoccupato dal crescente numero di furti di corna di rinoceronte in Europa, il Museo di storia naturale di Berna ha deciso di correre ai ripari. Il museo ha sostituito sei corni di rinoceronte con delle corna fittizie in legno, la cui falsità è evidente, in modo tale che i potenziali malfattori non le rubino per errore. Un sistema anti-furto ad hoc, secondo il museo.
I ladri di corna di rinoceronte possono rivendere il bottino a caro prezzo in Asia dove secondo una credenza diffusa nella medicina tradizionale cinese avrebbero proprietà curative ed afrodisiache, quasi miracolose. Secondo il museo elvetico, le corna si vendono fra i 30.000 e i 250.000 franchi svizzeri (25.000/200.000 euro). “Sul mercato nero, la polvere di corna di rinoceronte è più cara dell’oro”, afferma sempre il museo di Berna.
La polvere di corna di rinoceronte è molto ricercata in Asia dove la si crede dotata di virtù curative; sarebbe particolarmente efficace contro i disturbi dell’erezione. Altri gli attribuiscono il potere di agire contro la malaria, l’epilessia o anche il cancro.
Lo scorso novembre, due individui si sono intrufolati nella sala esposizione di una nota casa d’aste di Vienna, rubandovi proprio delle corna di rinoceronte che erano stimate a 35.000 euro. I furti di corna di rinoceronte sono in aumento in tutta Europa: quest’anno ne sono stati registrati almeno una ventina. In particolare nei musei, nelle sale espositive delle aste o in degli antiquari in Francia, in Germania, in Repubblica ceca, in Svezia e in Portogallo. Anche in Italia dove a giugno nel Museo la Specola di Firenze sono stati rubati tre corni di rinoceronte. Il fenomeno coincide anche con un aumento del bracconaggio di rinoceronte in Africa: nel 2011 in Sudafrica ne sono stati segnalati 400 casi contro i 13 del 2007.
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