Madre e figlia travolte durante una passeggiata. L’investitore: «Non le ho viste. Ero accecato dal sole». Il drammatico incidente alle 13. 30 di ieri in via Germignaga a Brezzo di Bedero: in prognosi riservata la madre. La donna, 62 anni, di Luino, dove tra l’altro è medico nell’ospedale cittadino “Confalonieri”, è stata trasportata al Circolo di Varese in elicottero: nell’impatto con l’auto ha rimediato un brutto trauma cranico. La dottoressa è sedata e intubata: le sue condizioni per il momento sono stabili. Meno gravi, per fortuna, le ferite riportate dalla figlia, 25 anni, studentessa: anche lei è stata trasportata in ospedale a Varese. A soccorrerla un’ambulanza e un’automedica inviate sul posto dal 118. L’auto l’ha speronata e non investita in pieno come è accaduto alla madre: per questo nell’urto ha rimediato lesioni e fratture che, seppur dolorose, non fanno temere per la sua vita.
Dinamica da chiarire
La dinamica dell’accaduto è al vaglio dei carabinieri della compagnia di Luino, subito intervenuti. I militari hanno già ascoltato la testimonianza dell’automobilista, uno svizzero di 57 anni, e di alcuni testimoni che hanno assistito alla scena. La Citroen C4 guidata dallo svizzero era in ingresso all’abitato di Brezzo di Bedero, arrivando da Germignaga. Le due donne camminavano sul ciglio della strada: la dottoressa, in modo particolare, è molto conosciuta proprio per il suo lavoro.
Un percorso abituale
Madre e figlia sono presenze abituali su quella strada soprattutto di domenica: «Molto spesso – raccontano i residenti – vengono qua su a piedi facendo una lunga e rilassante passeggiata». Due amanti del camminare, insomma, che però quell’automobilista non ha visto. L’uomo ai militari ha spiegato di essere stato accecato dal sole: a quell’ora in una posizione tale da riverberare togliendo visuale a chi imboccava quella strada. Ha sentito l’impatto e si è fermato immediatamente: intanto sono partite le chiamate ai soccorsi.
Le due donne sono subito state raggiunte da medici e personale sanitario Areu: la madre è stata stabilizzata sul posto – era incosciente – e poi trasportata in ospedale. L’automobilista non era ubriaco, ma i militari stanno vagliando ora a quale velocità viaggiasse la Citroen al momento dell’incidente. Come da prassi, nelle prossime ore, lo svizzero sarà indagato per lesioni colpose. Intanto ogni pensiero è rivolto alla “dottoressa”, come tutti la chiamano nel luinese. Decisive saranno le prossime ore, anche se i medici mantengono un cauto ottimismo.
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