Conferenza stampa di presentazioni ufficiali, di ritorni e di novità, di obiettivi, di desideri, di voglia di unità. E non solo…
Insieme a mister Salvatore Iacolino, ieri è stata l’occasione anche per conoscere il nuovo direttore generale Diego Foresti e riabbracciare Enrica “Chicca” Bianchi, ex biancorossa e nuova segretaria generale. Dopo i ringraziamenti del presidente Taddeo («Vi presentiamo due persone che entrano nella nostra famiglia, a cui dico grazie per aver dato fiducia al nostro progetto: è un onore averli qui con noi») è proprio Enrica Bianchi a raccontare le sue emozioni: «Sono felice, perché torno a casa. Non sono più la stessa di 6/7 anni fa, quando iniziai dalla segreteria della scuola calcio, perché in questi anni ho maturato esperienza e conoscenza del mondo del calcio, che sono contenta di poter mettere a disposizione della squadra della mia città».
Poi, Foresti. Che parla subito chiaro, svelando quel carattere che lo ha fatto molto apprezzare nella sua esperienza al Como: «Arrivo qui con grande entusiasmo, contagiato da questi due signori (Taddeo e Basile, ndr): credo nel progetto e sono felice di poter dare una mano. Essere stato corteggiato tanto è un motivo di orgoglio. Vengo da 15 mesi di bufera e quindi nulla mi spaventa, e arrivare dal Como, un’antagonista del Varese, mi dà ancora più entusiasmo: perché? Perché dovrò fare ancora meglio».
Il nuovo direttore generale dice la sua anche su mercato e campionato: «Abbiamo costruito un attacco di caratura: per costruire una squadra vincente servono i giusti tasselli, noi vogliamo farlo e abbiamo tempo per farlo: non bisogna avere fretta. Testa bassa, lavorare tanto, promettere poco: da buon bergamasco so che il lavoro paga. Stiamo mettendo le basi per fare qualcosa di importante. È nato un buon progetto, lasciateci lavorare con serenità: ci serve l’aiuto di tutti, dobbiamo stare uniti. L’anno scorso, a Como, abbiamo fatto qualcosa di grande grazie ai tifosi e anche alla stampa. È stata un’esperienza bellissima, ma ora penso solo al Varese. E per ora parlo solo di Serie D, che è un dato di fatto: in questa categoria per una squadra come il Varese c’è un solo obiettivo, vincere».
Ecco, la serie D. Ma il sogno serie C? «Sondiamo ogni possibilità – dichiara il presidente Taddeo – lo dobbiamo ai nostri tifosi. Una data definitiva? Entro martedì dovremo prendere una decisione: a oggi posso dire che all’80% affronteremo la serie D».
Sorride, Taddeo; sembra voler tenere le acque ancora calme, prima di un colpo a effetto da regalare alla piazza e ai tifosi. Una sensazione corroborata da una frase sibillinna accompagnata dal suddetto sorriso sornione del numero 1 biancorosso: «Diciamo che ci mancano 300.000 miglia…». Per chi vuole continuare a sognare (e noi siamo tra questi…) il riferimento sembra sottointendere che degli 850.000 euro necessari per il salto di categoria (tra iscrizioni, tassa e fideiussioni) mancherebbero “solo”
i 300.000 da versare a fondo perduto. Caccia aperta: con ottimismo…
All’orizzonte però ci potrebbe essere un problema da risolvere: gli accordi con i giocatori della passata stagione non sono ancora stati onorati fino in fondo, e per questo sarebbero partite (o sarebbero in partenza) delle vertenze che potrebbero complicare il quadro. Sulla questione Taddeo è lapidario: «Non so nulla di queste lettere. Comunque, come già detto, non mi faccio prendere nel sacco da chi sa che ora qui ci sono i soldi: bisognerà verificare ogni situazione. Tra queste anche quella di Baiano che ha ricevuto più del dovuto e quindi deve ridarci qualcosa: glielo chiederemo».