Un incredibile arsenale di guerra era rimasto sepolto sotto terra per circa 60 anni a Taino: il vasto repertorio bellico è spuntato per caso ieri tra le campagne del paese, nella zona di via Monviso. Come spesso accade in questi casi, i reperti sono affiorati in seguito a una serie di lavori di ristrutturazione edilizia compiuti da alcuni privati. Su quel terreno in ballo c’erano dei piccoli interventi, estremamente circoscritti, in un’area agricola: una piccola cascina da mettere a posto. Mai nessuno poteva immaginarsi che dagli scavi sarebbero spuntate armi di ogni genere e tipo.
Tutto in buono stato
Artiglieria pesante, ancora perfettamente funzionante e in buono stato, risalente con tutta probabilità al periodo della seconda guerra mondiale. Dai primi riscontri, pare che l’attuale proprietà fosse stata un tempo nella titolarità di un ex partigiano che però poi aveva venduto il terreno. Forse erano armi che l’ex combattente aveva nascosto mentre infuriava la guerra contro le forze nazi fasciste. Ma per il momento si tratta di storie di paese sulle quali le autorità stanno ancora compiendo tutti gli accertamenti necessari per definire con precisione la storia di queste armi.
Di sicuro non c’entrano nulla né la criminalità organizzata, né sodalizi di gruppi malavitosi più o meno organizzati. I reperti bellici spuntati dal terreno raccontano una storia antica, vicende lontane nel tempo, ma sempre attuali quando il passato affonda di nuovo le proprie radici nel presente. In un lampo il capitolo della seconda guerra mondiale si fa raccontare grazie all’armamento scoperto ieri mattina a Taino. Una scoperta del tutto casuale. I proprietari dell’area stavano effettuando i lavori di ristrutturazione quando si sono accorti di un’anomalia mentre stavano armeggiando sul pavimento. Scavando si sono accorti che c’era una seconda superficie in cemento che non era contemplata. Sono andati a fondo e praticando un secondo buco nella pavimentazione hanno scoperto l’arsenale di fucili, pistole, mitragliatrici e bombe a mano.
Preoccupazione
Armi di fabbricazione tedesca e americana. C’era anche parecchio tritolo nascosto in numerosi barattoli, ma per fortuna la sostanza esplosiva non si è innescata. Tuttavia la paura è stata grande. A quel punto è stato richiesto l’intervento da parte dei carabinieri della stazione di Angera che sono intervenuti in pochissimi istanti. C’erano anche delle casse in legno che sono state aperte successivamente solo dopo l’arrivo degli artificieri. L’area è stata totalmente messa in sicurezza e bonificata. Le armi, ancora in buono stato, sono state portate via per essere fatte brillare.n