– Lo scopo era quello di eliminare gran parte del traffico, soprattutto pesante, sulla direttrice nord-sud della città, quella che va dal confine con Rovello a quello con Solaro. In totale poco più di due chilometri di strada se percorsi nel tratto cittadino, ma con l’apertura della tangenzialina avvenuta a ottobre c’è la possibilità di bypassare l’attraversamento tramite la bretella di Pedemontana di nuova costruzione.
Cosa che in effetti è avvenuta, la diminuzione del traffico veicolare, soprattutto nelle ore di punta è evidente ma restava ancora da sciogliere il nodo del transito dei camion, quelli sopra i 35 quintali.
Insomma, se da una parte le auto hanno preferito utilizzare la nuova strada arrivando direttamente sulla Saronno-Monza, dall’altro ancora troppi camion hanno deciso invece di attraversare la città partendo da nord o da sud, quando invece le intenzioni dell’Amministrazione comunale erano quelle di farli eventualmente entrare attraverso altri varchi, diciamo così, “orizzontali” rispetto all’asse via Larga-via Piave.
Il problema era di fatto normativo, perché i cartelli di divieto avrebbero dovuto essere posizionati sì all’ingresso di Saronno, ma in territorio della confinante Rovello Porro, tra l’altro su una strada non di competenza per territorio. Il dialogo tra i due Comuni peraltro è andato a buon fine e nei prossimi giorni saranno dunque posizionati i cartelli di divieto di transito del traffico pesante, obbligando di fatto camion e Tir a utilizzare la bretella che da Rovello porta direttamente a Ceriano e successivamente a Solaro, sulla statale più trafficata.
Un grande sollievo per i residenti del quartiere di Cassina Ferrara, è ovviamente permesso l’attraversamento dei mezzi di servizio e degli autobus di linea, ma il più è fatto. In questi tre mesi dall’apertura i dati confermano quello che era nelle intenzioni dell’Amministrazione, vale a dire spostare il transito veicolare dei pendolari in entrata e uscita del paese nelle ore più critiche, quelle della prima mattinata e del tardo pomeriggio. Beneficio che si ripercuote anche sulla gran parte della viabilità cosiddetta secondaria, con molti meno mezzi pesanti che attraversano verticalmente il territorio saronnese. E questo è già un primo, importante risultato.