Tanti problemi e poche soddisfazioni in campo, entusiasmo sugli spalti ai minimi storici dalla rinascita in poi. Il momento in casa Varese Calcio, dopo il pari con la Caronnese che ha lasciato sapore di sconfitta (e di occasione, forse l’ultima, buttata), è dei peggiori.
Uscirne, non è facile. Ritrovare fiducia e serenità è il mantra spesso ripetuto, ma solo un filotto di risultati positivi potrebbe aiutare a ritrovarli. Perse tante altre opportunità, la trasferta di sabato a Bra è un’ennesima ultima chiamata. Il Varese si è così rimesso al lavoro sul campo di Albizzate: la squadra ha lavorato con il preparatore atletico Ciro Improta, poi si è dedicata al lavoro tattico con partitelle a metà campo.
Nel frattempo è entrato in infermeria Mirko Bizzi. Per il portiere ex Cagliari, classe ’99, contusione alla spalla da valutare: una tegola che si aggiunge a un momento no, proseguito nell’errore sul 3-3 della Caronnese e culminato con il necessario faccia a faccia con Iacolino dopo le dure dichiarazioni del tecnico in conferenza stampa. In infermeria c’è ancora Christian Longobardi, che oggi si sottoporrà a esami strumentali per fugare ogni dubbio sulle condizioni del piede infortunato contro l’Arconatese.
Prossimo step, la partitella in famiglia di oggi, sempre ad Albizzate (ore 15), in cui Iacolino cercherà eventuali nuove soluzioni in vista dello scontro contro un avversario tosto (il Bra è quinto a +7 sul Varese) e su un campo piccolo e ruvido, che l’anno scorso mise la parola “fine” all’avventura di Ernestino Ramella sulla panchina del Varese.
Sfida ancora più complicata perché da Varese, stavolta, non ci si aspetta il classico esodo dei tifosi. A testimonianza di ciò, non partirà il pullman di Passione Biancorossa: troppe poche le adesioni raccolte (e diverse quelle ritirate domenica) da parte degli organizzatori.
Una bella notizia arriva invece dalla Scuola Calcio del Varese, che è stata riconosciuta “Scuola Calcio d’Elite”.
Il riconoscimento nasce dagli alti standard qualitativi secondo i criteri della Figc: istruttori patentati (licenza Uefa), educatori e preparatori laureati in Scienze motorie, la presenza di uno psicologo, gli eventi sportivi e formativi per i tesserati e le loro famiglie e i progetti con le scuole i motivi principali di questo riconoscimento. «Una spinta per fare sempre meglio» il commento del responsabile Federico Fumagalli, che insieme a Cosimo Bufano e Paola Florio ha portato avanti uno straordinario lavoro che non si è fermato nemmeno dopo il fallimento del 2015.
Questa sera il Varese sarà invece ospite del Club Pierfranco Bino, che inaugurerà la sua nuova sede: appuntamento alle 18.30 al Circolo di Capolago (via Fè 21, Varese) con un ricco e gustoso buffet, buona musica e tanti grandi ex biancorossi come Ambrogio Borghi, Lele Andena, Dario Dolci, Vito De Laurentiis e il direttore Mario Grotto.
Il tutto, nel ricordo di un grande tifoso come “il Bino”, volto storico e voce inconfondibile del mondo Varese, mancato 10 mesi fa.