Tattoo perfetti: Il tatuaggio preferisce la luna

Primo piano - Con la stagione calda le opere d’arte sul nostro corpo rischiano. Prima regola: proteggerle dal sole

Il sole è il nemico numero uno dei tatuaggi e quindi è molto importante proteggersi dai raggi uvb, uva e ir con una crema protettiva adatta ed evitando l’esposizione nelle ore più calde. Insomma, se amate le vacanze al mare e non riuscite proprio a rinunciare ad un’abbronzatura perfetta e al colore dorato della vostra pelle, dovete ricordarvi di curare meglio i tatuaggi e quindi applicare una crema solare con protezione totale prima dell’esposizione al sole e dopo ogni bagno. «Tatuaggi e pelle abbronzata non vanno d’accordo – spiega , titolare del Funky Corner Tattoo a Varese – I tatuaggi colorati stanno bene sulle pelli bianche, sulle pelli abbronzate i colori si vanno a perdere».

«Se ho un tatuaggio che ha qualche anno e sono un collezionista di tatuaggi a cui piace metterli in mostra, devo utilizzare con l’esposizione al sole una protezione totale per mantenere vivi i colori. Gli azzurri contenuti in un tatuaggio con l’abbronzatura tendono a diventare verdi. In ogni caso, il principio è quello che vale per una pelle non tatuata: l’esposizione prolungata al sole, soprattutto in alcune ore della giornata, non fa bene alla pelle.

La pelle va sempre protetta, anche (e soprattutto) se ho dei tatuaggi».Maggior attenzione nei confronti della propria “opera d’arte” va riservata nel caso in cui il tatuaggio sia fresco “di fabbrica”. È importante capire che il comportamento della persona che si è tatuata, nelle prime ore e nei giorni successivi alla esecuzione del tatuaggio, avrà un ruolo fondamentale nel determinare l’aspetto che avrà il tattoo nel tempo a seguire (oltre, ovviamente, allo scongiurare la comparsa di infezioni nell’immediato). «Ci vuole tanta pazienza – continua Paracchino – Quando ci si fa un tattoo si ha una ferita sul corpo: le accortezze che vanno utilizzate in questo caso sono esattamente le stesse che si hanno quando si ha una ferita o un’abrasione. A tatuaggio eseguito, il tatuatore pulisce e sterilizza l’area interessata e applica una pellicola protettiva».

Il tatuatore poi istruisce il cliente riguardo a quanto spesso lavare il tatuaggio, consigliando anche i prodotti per l’aftercare. Dal momento in cui la persona tatuata lascia alle spalle il tattoo-shop, la responsabilità della buona riuscita del tatuaggio sarà tutta nelle sue mani. «Il tatuaggio andrà tenuto pulito il più possibile con l’utilizzo di un sapone neutro, come avviene per una ferita. Va sciacquato è asciugato bene». «La pellicola va mantenuta per circa 48 ore. Tiene umido il tatuaggio ed evita la formazione di croste: a contatto con la pelle richiama i liquidi in superficie, permette alla pelle di spurgare e impedisce al tatuaggio di seccarsi». «Il colore che spurga è quello in eccesso. Tolta la pellicola va poi applicata una crema idratante: è importante permettere alle pellicine in superficie, pelle morta, di staccarsi da quella che invece si è rigenerata. La pelle che si rigenera sopra il tatuaggio fresco è una pelle delicata, giovane». Questo significa niente sole finché la ferita non è guarita. «Se una pelle normale ci mette un’ora per bruciarsi, la pelle giovane ci mette un minuto. Per quanto riguarda i bagni in mare o in piscina è meglio evitare di stare in ammollo se si ha un tatuaggio fresco: si può fare un tuffo e poi sciacquarsi bene e asciugarsi». L’uso di un buon prodotto di aftercare non solo previene infezioni ma anche irritazioni e bruciori e scongiura la formazione di croste che, se grattate via, potrebbero portare alla perdita di colore nelle aree del tatuaggio interessate. I tempi medi di guarigione di un tatuaggio variano dai dieci ai 21 giorni. Quando guardiamo un tatuaggio, vediamo attraverso l’epidermide lo strato più esterno della pelle. È evidente quindi l’importanza di adottare i dovuti accorgimenti per fare in modo che questo strato di pelle guarisca nel migliore dei modi mantenendosi sano ed integro nel tempo. Se l’epidermide è provata e non adeguatamente trattata, l’aspetto del tatuaggio ne risentirà di rimando, apparendo sbiadito e poco luminoso. A guarigione avvenuta bisognerà preoccuparsi di mantenere l’epidermide idratata e in salute (da evitare i detergenti aggressivi) e s dovrà sempre proteggere il tatuaggio dal sole con adeguate creme protettive (il sole, lo ripetiamo, è il nemico numero uno dei tatuaggi).