TAVI è l’acronimo che indica l’impianto valvolare aortico transcatetere, ovvero la procedura che permette di impiantare una nuova valvola aortica per via percutanea, evitando quindi l’intervento chirurgico, e curare così una delle patologie valvolari più frequenti e pericolose, la stenosi aortica, che comporta un indice di sopravvivenza ad un anno dalla diagnosi del 50% dei casi se non trattata.
Questo approccio meno invasivo rappresenta l’unica via percorribile per i pazienti che non potrebbero sopportare un intervento chirurgico.
Negli ultimi anni, e in particolare dal 2020, la Cardiologia varesina è cresciuta molto su questo fronte che richiede notevoli competenze specialistiche e un affiatato gioco di squadra multidisciplinare, passando dalle 19 procedure di TAVI del 2019 alle 68 del 2022, alle 70 stimate per quest’anno, con una media di 2 procedure a settimana.
Questo percorso di crescita è stato alimentato dall’ambizione di offrire le migliori opportunità ai pazienti cardiopatici, attestandosi come un Centro specializzato nella diagnosi e nel trattamento della valvulopatia aortica, in grado ottimizzare la sinergia tra le tante competenze coinvolte, sia dell’Ospedale di Varese quale Hub, sia di tutte le sedi periferiche, coordinate dalla Dott.ssa Battistina Castiglioni, Direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare di ASST Sette Laghi che sul sito dell’azienda dichiara: “L’implementazione delle TAVI non ha solo permesso di rispondere meglio alle esigenze dei pazienti,
ma ha anche comportato una riorganizzazione dei percorsi e delle procedure, supportata dall’evoluzione delle tecnologie. La degenza media dei pazienti a cui viene impiantata la TAVI è passata dai 10 giorni del 2020 ai 6 giorni attuali, con un ricovero in Unità Coronarica che è sceso da 2 a un solo giorno. Anche la procedura in sè dura di meno, da tre ore ai 140 minuti attuali. un dato, quest’ultimo – tiene a sottolineare la Dott.ssa Castiglioni – che permette di aumenatre, a parità di personale, il numero di procedure eseguibili nello stesso giorno e quindi un utilizzo più efficiente degli slot interventistici. Un passaggio che sarà ancora più evidente quando avremo a disposizione la sala operatoria ibrida. la sede più idonea per accogliere queste procedure che ormai rappresentano il confine tra cardiologia interventistica e una cardiochirurgia sempre meno invasiva“.
L’implementazione delle TAVI in ASST Sette Laghi è andata di pari passo con l’esperienza dell’Heart Team ambulatoriale: “I nostri pazienti con problematiche cardiache vengono accolti e presi in carico in ambulatorio dal cardiologo interventista, dal cardiochirurgo e dal cardiologo anestesista – dichiara su asst-settelaghi.it la Dott.ssa Castiglioni – così che ogni caso sia studiato collegialmente in modo specifico e per ciascuno sia definito il percorso personalizzato, potendo contare su un’offerta completa e di alto livello”.