VARESE Nove locali controllati. Trentadue violazioni riscontrate. Due le persone denunciate. E 36 mila euro di sanzioni pecuniarie. È il bilancio di una serie di controlli predisposti dal questore di Varese Marcello Cardona su tutto il territorio provinciale.
La scoppola più onerosa, pari a 15mila euro, se l’è vista appioppare un bar di Besozzo, in via XXV Aprile. La sua colpa? Quella di non aver informato i clienti, come prevede la legge sulla privacy, della presenza di di videocamere di sorveglianza.
Le telecamere, che vigilavano anche i dipendenti, non erano state nemmeno autorizzate dalla Direzione territoriale del lavoro. Allo stesso locale è stata contestata anche la mancata esposizione dell’orario adottato, la mancata esposizione degli ingredienti degli alimenti sfusi e la mancata esposizione del cartello “vietato fumare”.
È andata meglio, ma nemmeno poi tanto, alla sala giochi che sta accanto, che appartiene alla stesso titolare del bar. Nel suo caso la multa è di 14.100 euro. Oltre alle telecamere “fuorilegge” è stata sanzionata, fra le varie irregolarità, la sala fumatori che è risultata non conforme.
A Busto Arsizio, invece, tra le varie contestazioni a un locale di viale Cadorna (costate 2350 euro) spicca l’assenza degli etilometri a disposizione degli avventori. Stessa sanzione per un locale di via IV Novembre, a Castiglione Olona. Ancora a Busto, un esercizio di via Carducci dovrà pagare un’ammenda da 1300 euro.
Controlli anche a Gallarate (in via Castelli gli alimenti sfusi esposti al banco non erano stati adeguatamente protetti), Germignaga (in via piazza XX Settembre, dove a servire alcolici c’era un minorenne) e a Luino (dove in via San Pietro sono stati identificati venti avventori, di cui otto con precedenti di polizia).
A Varese, infine, un bar di via Sacco è stato multato per 600 euro per la mancata esposizione della licenza comunale e il mancato sgombero all’ora stabilita. «Tutte le violazioni contestate – fanno sapere dalla Questura – saranno valutate per l’eventuale adozione di provvedimenti amministrativi di sospensione delle licenze».
s.bartolini
© riproduzione riservata