– Un convegno per confrontarsi su come affrontare l’autismo. «Il punto – spiega Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega Nord e organizzatore dell’incontro ospitato sabato a Cairate alla presenza del sindaco Paolo Mazzucchelli – è quello di creare un canale di comunicazione diretto tra Regione Lombardia, ente principe per quanto riguarda l’ambito sanitario, gli operatori e le associazioni che si occupano di dare assistenza a chi è affetto da questa patologia, in particolare ai bambini e le famiglie dei pazienti.
Un canale di comunicazione che ci permetta di intercettare le reali esigenze di questi soggetti intervenendo in modo mirato». Al convegno erano presenti il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Busto Arsizio e Gallarate Giuseppe Brazzoli, il direttore sanitario Lucas Maria Gutierez e Bruno Ceccuzzi, presidente di Aias Busto Arsizio, realtà presentissima al fianco di chi fronteggia l’autismo. Monti, sul tema, aveva già presentato una mozione in consiglio regionale. Cairate aveva ospitato un primo incontro al quale ha fatto seguito il convegno di sabato. Sul piatto anche le nuove possibilità offerte dalla riforma sanitaria approvata da Regione Lombardia. Regione che ha inserito il tema dell’autismo al tavolo di lavoro aperto in modo più ampio sulle malattie mentali. E dal convegno di sabato è arrivato già un primo impegno.
«Quello preso dal dottor Brazzoli – spiega Monti – di portare in vigore in tempi rapidi un protocollo speciale che permetta a chi è autistico di non dover sopportare tempi di attesa nei pronto soccorsi. Un passaggio importante: chi soffre di autismo ha moltissime difficoltà a fronteggiare situazioni di questo tipo. Il protocollo è un notevole passo avanti che potrebbe poi essere applicato in altre aziende sanitarie lombarde. C’è anche una proposta, sul medio periodo, per attuale un progetto speciale che riguardi l’odontoiatria per i pazienti malati di autismo». E ancora: «la riforma sanitaria permetterà a associazioni come Aias, che oggi lavorano con un budget prestabilito, di poter contare invece su finanziamenti regionali relativi ad ogni singolo intervento sanitario per chi è affetto da autismo. Questo consentirà a queste realtà di prendere in carico molti più pazienti», conclude Monti che annuncia «un terzo incontro a settembre e l’intenzione di allargare a tutta la provincia questo tavolo di lavoro con coinvolgimento di tutti i soggetti sanitari, le associazioni e i sindaci del territorio».