MILANO – Uno sciopero è stato indetto per la giornata di venerdì 27 gennaio dal sindacato Cub Trasporti ha indetto. Lo stop riguarderà il trasporto aereo nazionale di tutto il personale aeroportuale e avrà durata di 24 ore. L’agitazione è stata causata dalle tante questioni ancora irrisolte sul tavolo della contrattazione.
Innanzitutto il rinnovo dei contratti nazionali, scaduti già nel 2017 e che prevedono salari non ancora rivalutata sui parametri ISTAT del caro vita, si pensi che a oggi la differenza è di 244.64 euro in meno al mese. Del resto gli operatori lamentano il pagamento degli arretrati da sei anni a questa parte (se si calcolano su base ISTAT gli aumenti dovuti, ad esempio, un 4° livello stipendiale attende più di 5000 euro di arretrati per “vacanza
contrattuale”.
Le aziende, inoltre, calcolando le maggiorazioni sullo stipendio realmente percepito lo fanno in realtà su quella del 2010, e questo vale una perdita media di 30 euro al mese per ogni lavoratore.
C’è poi la questione dei continui cambi negli appalti a perdere, che negli aeroporti si susseguono i di continuo, con conseguenti perdite di salario per i lavoratori. Ad esempio Swissport a Linate applica un contratto nazionale diverso, come anche le gare per le grosse compagnie aeree di Malpensa sono problematiche concrete che richiedono regole e clausole sociali più favorevoli a tutelare parità di diritti e salari nei passaggi di società.
Il sindacato chiede inoltre un contratto unico per i lavoratori aereoportuali, Swissport, Beta Trans, Italpool, Security, ecc. che debbono tutte applicare il contratto del trasporto aereo e lo stop al precariato e ai contratti interinali e part-time.