Oggigiorno una vista efficiente è fondamentale ma il progressivo invecchiamento della popolazione pone sempre più persone a rischio di problemi che spesso diventano evidenti solo quando il danno è diventato irreversibile.
La gran parte delle patologie oculari, infatti, non causa disturbi se non in fase avanzata. Ecco perché, per preservare la salute dei nostri occhi, bisogna puntare di più su prevenzione e diagnosi precoce. La prevenzione è un campo vastissimo di intervento. Quella primaria inizia dalla nascita.
Quella secondaria è invece legata a malattie che oggi sono la causa maggiore di ipovisione o cecità nel mondo. La prevenzione parte da semplici accorgimenti come non fumare, non abusare di alcolici, seguire una dieta bilanciata, evitare il sovrappeso, controllare la pressione, usare gli occhiali da sole. Purtroppo la salute oculare è minata anche da fattori di rischio, come l’invecchiamento e la predisposizione genetica, che non possono essere modificati.
Una malattia oculare che può
avere risvolti di tipo genetico è il glaucoma. «Il glaucoma è una malattia oculare dovuta a un aumento della pressione all’interno dell’occhio – spiega il professor, direttore della Clinica Oculistica universitaria di Varese – L’ipertensione oculare, coadiuvata da altri fattori che aumentano la vulnerabilità dei tessuti, inizia insidiosamente il danneggiamento del nervo ottico. Un certo numero di fibre entra in sofferenza sino ad essere distrutte. Se non viene istituita in tempo la terapia adatta ne consegue una progressiva lesione del nervo ottico (papilla ottica)».
«Caratteristiche principali del glaucoma sono dunque il suo decorso insidioso senza sintomatologia, l’aumento graduale e non violento della pressione oculare, l’instaurarsi di progressivi difetti del campo visivo».
La malattia colpisce soprattutto pazienti di età superiore ai 40 anni ed è più frequente tra le persone nella cui famiglia si sono verificati altri casi. «Il glaucoma è insidioso. Quando si manifesta, la malattia ha eroso già gran parte del campo visivo. Se una persona ha familiarità per questa patologia deve sottoporsi ad esami frequenti. Dopo i 45 anni, conviene far controllare la pressione dell’occhio. La malattia se presa in tempo è più facilmente controllabile, la prevenzione è molto efficace».
Un’altra malattia oculare che può avere risvolti debilitanti colpisce la retina. O meglio, una zona centrale della retina: la macula. Stiamo parlando delle maculopatie. «Le affezioni di quest’area, dette maculopatie, sono numerose e variano da forme eredofamiliari, a forme infiammatorie, a quelle degenerative come la Miopia Patologica o la Degenerazione Maculare Legata all’Età».
«Quest’ultima rappresenta la causa più frequente di grave riduzione dell’acuità visiva nella popolazione al di sopra dei 60 anni. La maculopatia colpisce circa un milione di persone in Italia». Il trattamento dipende dal tipo di maculopatia. Fondamentale è, comunque, evitare o limitare i fattori di rischio. «A coloro che sono affetti da maculopatia, innanzitutto, consigliamo di adottare uno stile di vita adeguato. Quindi, alimentazione sana, attenzione all’apparato cardio vascolare, niente fumo e alcol, protegge gli occhi dalla luce. Anche per loro, verrà impostata una terapia che andrà seguita a vita».
Anche in questo caso, se diagnosticata per tempo, la maculopatia può essere tenuta sotto controllo e non creare particolari disagi, ma va diagnosticata per tempo. «Sottoporsi a una visita oculistica completa periodicamente è sempre la miglior pratica di prevenzione che ogni cittadino può adottare nei confronti dei proprio occhi».
Anche l’ipovisione può essere una malattia ereditaria. Si tratta di una patologia vera e propria, che rischia di incidere, e parecchio, sulla qualità di vita delle persone che ne soffrono.