Clima teso durante l’udienza sul presunto tentato omicidio avvenuto nel gennaio scorso ad Arcisate, nei pressi di un bar vicino alla stazione. L’imputato, accusato di aver sparato a un giovane con un fucile calibro 12 dopo un litigio, ha dato in escandescenze durante la testimonianza di un testimone chiave.
Secondo la ricostruzione, l’uomo si sarebbe vantato dell’accaduto poche ore dopo in un altro bar della valle, mimando il gesto dello sparo. Durante il dibattimento, il testimone ha confermato queste circostanze, scatenando la reazione violenta dell’imputato, che ha preso a calci la “gabbia” in acciaio e pronunciato frasi offensive, fermamente ammonito dal Presidente del collegio giudicante.
Il processo continua, con la vittima costituita parte civile rappresentata dall’avvocato Elisabetta Brusa. Le prove video presentate in aula saranno fondamentali per accertare la responsabilità penale e chiarire la dinamica dei fatti.