Tenta di riscuotere lo stipendio non pagato alla moglie. Con la chiave inglese

È successo l’altro ieri sera in un bar: il marito e altri quattro “compagni” sono stati denunciati

Moglie licenziata e ultimo stipendio non pagato: la “riscossione crediti” a suon di chiave inglese finisce con quattro denunce. L’ex datore di lavoro “moroso” è corso ai ripari nascondendosi nella vicina pizzeria in attesa dell’arrivo dei carabinieri.

Il reato per il quale i quattro protagonisti della vicenda sono stati accusati si chiama “esercizio arbitrario delle proprie ragioni” che, detto così, non sembra neanche tanto grave ma quello che hanno passato i titolari di un bar di Vergiate è stato un vero e proprio assalto con tanto di taglierino e chiave inglese.

L’altro ieri sera, infatti, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Gallarate, insieme ai militari della stazione di Vergiate, sono intervenuti in un locale pubblico del paese, dove quattro persone avevano appena aggredito in modo violento il titolare dell’esercizio commerciale. Arrivati sul posto i militari hanno contattato il proprietario del locale, che nel frattempo si era rifugiato nella pizzeria di fronte, ricostruendo la fasi della lite mentre gli autori del gesto si erano già allontanati dal luogo.

Dal racconto del proprietario è emerso che poco prima quattro uomini tra i 25 e i 30 anni avevano fatto irruzione nel locale, minacciandolo con un taglierino e scagliandogli contro una chiave inglese, che l’ha colpito al volto. Sul posto è poi intervenuta anche un’ambulanza del 118: il titolare del bar è rimasto leggermente ferito al volto. Nulla di grave per fortuna: se l’è cavata senza bisogno di ricovero.

Il motivo del contendere era noto al gestore: la moglie di uno dei protagonisti del raid, che fino al mese di dicembre lavorava nel bar, era stata da poco licenziata dal titolare senza tuttavia aver ancora percepito la paga spettante. In sintesi: l’uomo l’aveva licenziata senza tuttavia averle pagato l’ultimo mese di lavoro.

In particolare, su stessa ammissione del proprietario dell’esercizio commerciale, i carabinieri hanno accertato che la donna vantava ancora il pagamento di circa 400 euro di stipendio. I titolari, temendo per la loro incolumità, sono scappati e hanno chiesto aiuto in una pizzeria vicina da dove hanno chiamato i carabinieri, mentre i quattro scalmanati scatenavano la loro ira contro le bottiglie e gli arredi del bar, prima della fuga.

I danni all’interno del bar sono stati rilevanti: anche per questo il titolare del locale potrà chiedere di essere risarcito. I quattro picchiatori sono stati tutti rintracciati ed identificati dai carabinieri di Gallarate, sono stati quindi denunciati a piede libero alla procura della Repubblica di Busto Arsizio per esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

Il raid è iniziato poco dopo le 21 di giovedì sera. I militari hanno lavorato sino alle 2 del mattino per ricostruire l’accaduto, rintracciare i quattro protagonisti della vicenda e completare gli atti per la denuncia.

Molto probabilmente dopo tutto questo, la dipendente licenziata non avrà più alcuna occasione di riassunzione. Il titolare del bar, potrebbe però essersi convinto a pagare quanto dovuto. Mentre i quattro addetti alla “riscossione crediti” risponderanno in sede giudiziaria del comportamento tenuto.