Tentata truffa a Gravellona Toce: denunciati tre individui, avrebbero finto di essere sordomuti

Questo episodio sottolinea l'importanza della vigilanza e della collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine (foto d'archivio)

GRAVELLONA TOCE – Nei giorni scorsi, una tentata truffa è stata scoperta presso il Centro Commerciale “Le Isole” di Gravellona Toce, grazie all’intervento tempestivo di un agente di polizia della Sezione di Polizia Stradale di Verbania, che si trovava libero dal servizio. L’agente è stato avvicinato da una donna che, simulando uno stato di sordomutismo, chiedeva denaro per finanziare l’apertura di un centro internazionale di cura per bambini poveri.

Il comportamento della donna, che aveva già suscitato sospetti in precedenti attività di polizia, ha allertato l’agente, il quale è stato successivamente avvicinato da un altro individuo, un minore, che ha riproposto la stessa richiesta. A questo punto, l’agente ha deciso di intervenire, chiedendo ai due di identificarsi. Li ha quindi seguiti fino alla loro auto, dove ha richiesto l’intervento delle pattuglie di controllo del territorio della Questura di Verbania.

Gli agenti, giunti prontamente sul posto, hanno proceduto con l’identificazione e la perquisizione della donna e del ragazzo, che erano accompagnati da un uomo, il padre del minore. La perquisizione ha dato esito positivo, poiché sono state trovate banconote e monete di vario taglio, provento della truffa. Per confermare l’attività illecita, gli agenti hanno visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza del centro commerciale, che hanno permesso di ricostruire i dettagli della truffa ai danni di alcuni malcapitati.

I tre soggetti, tutti di origine rumena ma domiciliati in provincia di Milano, sono risultati pregiudicati e con precedenti per truffa, in particolare per crimini simili, commessi utilizzando la tecnica del “finto sordomutismo”. Per questo motivo, sono stati denunciati per tentata truffa. Inoltre, il Questore del Verbano Cusio Ossola ha emesso nei loro confronti un foglio di via obbligatorio, con divieto di fare ritorno sul territorio provinciale per un periodo di tre anni.